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Le case Erasmus

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Prima stazione: Lisbona - Portogallo

Qualcuno potrebbe chiedervi:"Ma a Lisbona parlano spagnolo? E' facile, no?" Partiamo dal presupposto che si tratta di Portogallo e non di Spagna, quindi...è molto probabile che si parli un'altra lingua! Si parla infatti portoghese! Che strani suoni nasali...in questa città adagiata su sette colline che guardano la Grande baia che il fiume Tejo disegna prima di gettarsi nell'Atlantico! Il fascino di Lisbona è dato dal gioco disordinato di piazze, vicoli e scalinate, dallo sferragliare dei tram, da viste mozzafiato dai miradouro, dalle file di panni stesi ovunque e dall'odore delle sardine grigliate nell'aria, che ha ispirato e sedotto artisti di mezzo mondo.
Passiamo ora in rassegna le case degli studenti del Politecnico di Milano in questa affascinante città affacciata sull'Oceano. Ne esistevano diverse tipologie, da quella chic, raffinata, nella zona centrale alla moda, con la vasca da bagno di ceramica stile "...", a quella più alternativa situata in una zona caratteristica con un bagno invalicabile da quanto piccolo...ma andiamo per ordine!

fotografia a colori di una via tipica a Lisbona. (fotografo: Anna Crescenti, maggio 1998)fotografia a colori dell'interno di una abitazione erasmus a Lisbona. (fotografo: Anna Crescenti, maggio 1998)


Che cosa accomunava tutte le case??
Sicuramente scarafaggi, formiche, pulci e acari rintanati nelle pareti ammuffite e nelle lenzuola candide di questi poveri ragazzi...e un gran disordine.
Le case erano composte per lo più da studenti disposti in camere singole o al massimo doppie. Diciamo che lo spazio non mancava a causa dei prezzi contenuti degli affitti. Ogni appartamento era dotato di almeno un bagno, i più fortunati anche con la finestra!!!Aiutoooo!!!Le aree comuni erano quasi inesistenti perchè il clima portoghese permette una piacevole vita all'aria aperta!

fotografia a colori vista panoramica di Lisbona. (fotografo: Elisa Tattoli, gennaio 1998)fotografia a colori di un esempio di interni di Casa Erasmus. (fotografo: Elisa Tattoli, gennaio 1998)

Ognuno ha arredato il proprio spazio a seconda dei gusti e tendenze, chi non ha potuto fare a meno del suo compagno fidato, il computer, e chi invece non ha saputo resistere senza phon a causa dell'altissima umidità presente in inverno!Tutto perchè poche case dispongono di un efficiente sistema di riscaldamento. Chi aveva un buon letto costruito con le proprie manine e del materiale di scarto recuperato chissà dove e chi era inconsapevole di giacere ogni notte su una struttura poco stabile e soprattutto poco in equilibrio!
La fantasia e l'ingegno nell'arredare case temporanee non è mancato...a noi giovani aspiranti architetti del futuro!


autore: Elisa Tattoli
pubblicato il : 19-7-2001
miniatura a colori della fotografia di Placa Mayor a Valladolid in Spagna. (fotografo: Matteo Rossetti, giugno 1999) Viaggio in Europa tra il mondo degli studenti universitari che partecipano al Programma Socrates - Erasmus.

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