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pagina stampata il 26-11-2010 [www.buildlab.com]

miniatura a colori della fotografia di Placa Mayor a Valladolid in Spagna. (fotografo: Matteo Rossetti, giugno 1999)

Le case Erasmus

autore: Elisa Tattoli
pubblicato il : 19-7-2001
Viaggio in Europa tra il mondo degli studenti universitari che partecipano al Programma Socrates - Erasmus.

Che cos'è l'Erasmus?

E' comune tra gli universitari dire sono andato in Erasmus. Ma un passeggero della Metropolitana Milanese si potrebbe domandare: cosa vorrà mai dire quella "roba"? Ebbene sì, chi fa l'erasmus è una sottospecie di studente universitario che partecipa al programma Europeo Socrates dove si intende promuovere la mobilità di docenti e studenti fra le Università di stati membri dell'Unione Europea. Lo studente può frequentare un anno o un semestre in un' altra università europea con uguale programma previo accordo delle due università in questione e sostenere esami in lingua. Alcuni Atenei italiani hanno a disposizione borse di studio (gestite dalla Comunità Europea) che distribuiscono attraverso un concorso ai migliori studenti. Le destinazioni vengono scelte dallo studente a seconda delle possibilità della Facoltà che si frequenta.

Una volta giunti a destinazione il primo problema da risolvere è procurarsi una casa o una stanza dove poter alloggiare per un periodo di tempo relativamente breve visto che si parla di mesi. Per gli studenti che si recano nel nord Europa è un problema meno importante perchè al contrario di Francia, Spagna e Portogallo, esistono molte case per studenti o campus universitari attrezzati con appartamenti.
Non sempre è facile e immediato trovare una sistemazione nel sud Europa a causa della difficoltà della lingua per esempio o per la diffidenza verso lo studente straniero!
In particolare gli studenti di architettura hanno uno spiccato sesto senso nel cercarsi un alloggio che perlomeno non sia infestato dalle pulci! Le caratteristiche fondamentali di un alloggio sono la comodità, l'accessibiltà e soprattutto l'economicità. Il che vuol dire vivere vicino all'università o comunque nel centro storico della città prescelta. Il tutto facilita gli spostamenti sia a piedi che con i mezzi pubblici perchè...ah dimenticavo lo studentello normalmente non ha diasposizione un mezzo proprio come il motorino o l'automobile!!!
Dopo il primo periodo alla ricerca della casa comincia la vera vita...da erasmus! Università, nuove amicizie, divertimento e viaggi...

Prima stazione: Lisbona - Portogallo

Qualcuno potrebbe chiedervi:"Ma a Lisbona parlano spagnolo? E' facile, no?" Partiamo dal presupposto che si tratta di Portogallo e non di Spagna, quindi...è molto probabile che si parli un'altra lingua! Si parla infatti portoghese! Che strani suoni nasali...in questa città adagiata su sette colline che guardano la Grande baia che il fiume Tejo disegna prima di gettarsi nell'Atlantico! Il fascino di Lisbona è dato dal gioco disordinato di piazze, vicoli e scalinate, dallo sferragliare dei tram, da viste mozzafiato dai miradouro, dalle file di panni stesi ovunque e dall'odore delle sardine grigliate nell'aria, che ha ispirato e sedotto artisti di mezzo mondo.
Passiamo ora in rassegna le case degli studenti del Politecnico di Milano in questa affascinante città affacciata sull'Oceano. Ne esistevano diverse tipologie, da quella chic, raffinata, nella zona centrale alla moda, con la vasca da bagno di ceramica stile "...", a quella più alternativa situata in una zona caratteristica con un bagno invalicabile da quanto piccolo...ma andiamo per ordine!

fotografia a colori di una via tipica a Lisbona. (fotografo: Anna Crescenti, maggio 1998)fotografia a colori dell'interno di una abitazione erasmus a Lisbona. (fotografo: Anna Crescenti, maggio 1998)


Che cosa accomunava tutte le case??
Sicuramente scarafaggi, formiche, pulci e acari rintanati nelle pareti ammuffite e nelle lenzuola candide di questi poveri ragazzi...e un gran disordine.
Le case erano composte per lo più da studenti disposti in camere singole o al massimo doppie. Diciamo che lo spazio non mancava a causa dei prezzi contenuti degli affitti. Ogni appartamento era dotato di almeno un bagno, i più fortunati anche con la finestra!!!Aiutoooo!!!Le aree comuni erano quasi inesistenti perchè il clima portoghese permette una piacevole vita all'aria aperta!

fotografia a colori vista panoramica di Lisbona. (fotografo: Elisa Tattoli, gennaio 1998)fotografia a colori di un esempio di interni di Casa Erasmus. (fotografo: Elisa Tattoli, gennaio 1998)

Ognuno ha arredato il proprio spazio a seconda dei gusti e tendenze, chi non ha potuto fare a meno del suo compagno fidato, il computer, e chi invece non ha saputo resistere senza phon a causa dell'altissima umidità presente in inverno!Tutto perchè poche case dispongono di un efficiente sistema di riscaldamento. Chi aveva un buon letto costruito con le proprie manine e del materiale di scarto recuperato chissà dove e chi era inconsapevole di giacere ogni notte su una struttura poco stabile e soprattutto poco in equilibrio!
La fantasia e l'ingegno nell'arredare case temporanee non è mancato...a noi giovani aspiranti architetti del futuro!


Seconda stazione: Valladolid - Spagna

Valladolid: L’odore di soffritto che s’insinua nelle narici ogni volta che apro la finestra di camera mia, meteorologia intensa di cieli profondi, acquazzoni, freddo da tagliare con la ruota della bici mentre pedali verso l’università oltre il fiume, caldo “da far cadere gli uccelli”. Il bianco delle cicogne balena sopra le vie prima di sparire nuovamente oltre i tetti.

fotografia a colori del palazzo dove abitava Matteo Rossetti in Valladolid - Spagna. (fotografo: Matteo Rossetti, giugno 1999)fotografia a colori di una via del Centro Storico di Valladolid in Spagna. (fotografo: Matteo Rossetti, giugno 1999)

Il vino delle vigne del Duero, le tapas, il Cafetin, notti nomadi di bar in bar vagando a piedi per strade a misura d’uomo, notti che non ricordo e giorni che ricordo ancora meno. Dicono che gli spagnoli del nord siano più freddi. In questo caso mi hanno ingannato bene perché non mi sono mai sentito tanto parte di un luogo come quell’anno. Delle persone che ho conosciuto ricordo che ridevano sempre. Il festival del cinema. Il carnevale per le strade e le piazze del centro riempe occhi e orecchie, la gente ti trascina per le vie senza che tu possa e voglia decidere una meta. Le processioni inquietanti della Semana Santa. Il cielo vicino e immenso. Le sinuose ondulazioni dell’altipiano tappezzato di campi. Valladolid è in mezzo al nulla. Ma è in mezzo. Per questo qualsiasi città spagnola del nord è a portata di mano.

fotografia a colori dell'interno della casa erasmus di Matteo Rossetti. (fotografo: Matteo Rossetti, giugno 1999)fotografia a colori di Placa Mayor a Valladolid in Spagna. (fotografo: Matteo Rossetti, giugno 1999)

fotografia a colori della Piazza del Mercato di Valladolid in Spagna. (fotografo: Matteo Rossetti, giugno 1999)fotografia a colori del Cinema di Valladolid in Spagna. (fotografo: Matteo Rossetti, giugno 1999)


Autore del testo: Matteo Rossetti (estate 1999)

COLLEGAMENTI
Campus Web
indirizzo web: http://www.campus.it
Mensile dedicato agli studenti. Informazioni su Università e tempo libero.

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