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Il dammuso nasce per esigenze pastorali e di coltivazione: i pastori e i contadini che andavano in montagna (Montagna Grande, 836 m.) o nelle piane per la coltivazione del cappero e dello zibibbo avevano bisogno di ripari per sé e l'asino, per gli attrezzi e per rimanervi alcuni giorni: ecco quindi le prime costruzioni in pietra lavica, a secco, con i tetti a cupola, impermeabilizzati con calce, tufo e pomice e "lattati" cioè verniciati di bianco con calce per mantenere l'impermeabilizzazione e per pulizia, che convogliano l'acqua piovana verso una canalizzazione che termina nella cisterna, in genere parzialmente interrata, anch'essa costituita da grossi blocchi di tufo. In questi ambienti, piuttosto piccoli (al massimo 5-6x6 m.) convivevano uomini ed animali; al fresco, con muri anche di 2 metri di spessore, d'estate, al caldo, col fuoco che ardeva nel "cuffularu" (termine che significa 'forno-cucina'), d'inverno. Nei secoli, col progredire dell'urbanizzazione, anche a Pantelleria gli originali dammusi diventano dimore stanziali, sia nei borghi principali e contrade dell'isola, (tutti o quasi con nomi di matrice araba: Rekale, Kattibuale, Bukkuram, Kazen, Khamma), sia nelle zone di campagna. Il dammuso si adegua alle esigenze della famiglia: più stanze, e poi cucina, bagno, etc.. Le cupole dei tetti sono tante quante sono le stanze che compongono il dammuso; dette cupole formano all'interno le volte che possono essere a capanna, a botte, a crociera e a vela, con lunette o a volta reale. Tali coperture aumentano l'altezza dei locali, non intaccando le proporzioni di ciascun vano e contribuiscono con la loro tipologia oltre che per i loro costituenti (pietra e tufo) a mantenere fresco l'ambiente. Ogni ambiente del dammuso ha un nome in lingua locale, il pantesco, che si può ritrovare nelle raffigurazioni allegate.
Importanti, nell'economia della famiglia pantesca e quindi dell'isola(che è un'economia prettamente agricola e di allevamento, non basata, quindi , sulla pesca) diventano alcuni spazi "esterni" alla costruzione vera e propria: -la cisterna: unico serbatoio d'acqua, da cui attingere col secchio o con autoclave -u stinnitùri: superficie rettangolare inclinata per l'essicazione dell'uva zibibbo -l'àira: superficie rotonda sulla quale un mulo bendato girava per la trebbia -u macasénu: magazzino per gli attrezzi e per i prodotti della terra -u palaméntu: magazzino per la conservazione del vino -u passiatùri: terrazzo contornato da sedili di pietra(le ducchéne) con muretto e spalliera ![]() Molte altre cose si potrebbero dire su questo vero "nido d'uomini", ma non vorrei eccedere, invitando chi fosse appassionato o semplicemente curioso sull'argomento a chiedere maggiori informazioni al sito........... o, perchè no?, a visitare l'isola. Un piccolo corollario va fatto, tuttavia, sull'approccio a questo tipo di costruzione da parte delle imprese edili d'oggi : una serie di motivi, per la maggior parte di pura speculazione, ha indotto da molti anni ormai alcuni costruttori 'sbrigativi' ad utilizzare tecniche e materiali moderni per la costruzione dei dammusi. In particolare si fa largo uso dei cosiddetti "blocchetti" di cemento forati, per i muri perimetrali e di casseforme in vetroresina, prefabbricate, per formare le cupole. Il risultato economico è innegabile ed esteticamente non ci sono grosse differenze. I problemi vengono ai proprietari, inquilini e turisti che ci vanno a vivere, d'estate come d'inverno: caldo all'interno invece di fresco,d'estate, umido e macchie di muffa e freddo, d'inverno. ![]() Per fortuna la gente si è fatta più accorta e chi investe in una casa a Pantelleria, soprattutto per chi viene da fuori, sta generalmente molto attento; così come quasi sempre sta attento a rispettare l'ambiente circostante, di cui il dammuso è parte integrante. In effetti una delle cose che più piacevolmente sorprende è il notevole rispetto che il turista, anche chi rimane per poco, ha della natura che lo circonda: si vede abbastanza spesso gente con i sacchetti di plastica con i rifiuti, non abbandonati per strada, le coste sono decisamente pulite, il mare pure. |
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