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Il patrimonio artistico dell'Iraq sarà salvaguardato per il futuro?

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La città di Baghdad e le sue ricchezze

La città di Bagdad, con le sue moschee, i suoi palazzi, ma anche con i semplici bazaar e i piccoli negozi rappresenta certamente un patrimonio dell'umanità. Per riprendere solo i monumenti citati, basti pensare che l'edificio sacro di al-Kadhimiyya, uno dei più importanti nel mondo islamico, risale al periodo ottomano.

fotografia a colori con veduta dell’edificio sacro di al-Kadhimiyya a Baghdad (fonte: http://www.g26.ch/abb_irak_30.jpg)


La costruzione, riedificata in gran parte nel diciottesimo e nel diciannovesimo secolo, alloggia le tombe degli imam Al-Kadhim della Musa e Muhammad Jawad, coperte da alte cupole dorate e fiancheggiate da quattro minareti.

fotografia a colori del corridoio del Palazzo di Abbasid a Baghdad (fonte: http://www.g26.ch/abb_irak_35.jpg)Il palazzo di Abbasid, posto sulla sponda del Tigri, dal punto di vista architettonico segue la scuola di Abbasid e risale al XIII secolo.

Per venire agli edifici contemporanei, negli anni '70, il comune di Baghdad ha intrapreso un vasto schema di rinnovamento e di aggiornamento della città, che comprendeva anche lo sviluppo di parecchi nuovi alloggi.

fotografia a colori con scorcio del complesso residenziale di Abu Nawas a Baghdad, realizzato dallo studio di architettura:Abbad Al Radi and Nazar Ahmad, con particolare delle finestre (fonte: http://archnet.org/library/sites/one-site.tcl?site_id=701) È così che negli anni '80 è sorto, lungo il fiume Tigri, il complesso residenziale di Abu Nawas, che ha recuperato in modo razionale un'area molto degradata. Oltre alle abitazioni, vi sono spazi all'aperto con due parchi pubblici, fontane e campi da gioco situati da entrambi i lati della via principale nel centro del complesso.
Il Palazzo del Congresso, costruito negli anni '80, è sede di congressi politici e di eventi culturali.
Situato nel cuore di Baghdad nei pressi di Zawra Park, ha una struttura sostanzialmente orizzontale, con una parte riservata a una grande sala per i congressi e i ricevimenti del presidente, e a due piccole sale per altre riunioni.
La parte centrale della costruzione contiene un atrio e uno spazio circolazione con una grande scultura e serve da foyer principale di ricezione. Le piccoli stanze e salotti di discussione sono situati all'interno dei volumi cilindrici che sporgono dalla massa principale della costruzione. La struttura principale è di cemento armato con incorniciatura in acciaio.

fotografia a colori con veduta d’insieme del Palazzo del Congresso a Baghdad, realizzato dall’architetto Heikki Siren (fonte: http://archnet.org/library/sites/one-site.tcl?site_id=484)

Il Monumento e museo di Al Shaheed, anch'esso degli anni '80, è un memoriale nazionale in onore degli eroi iracheni di guerra: l'area dedicata contiene zone verdi, un campo da gioco per bambini, parcheggi e un lago con passerelle e ponticelli. In mezzo al lago vi è un'isola - formata da due piattaforme circolari, poste una sopra l'altra - sulla quale è collocato il monumento. Il monumento è costituito da un'enorme conchiglia di 40 mt divisa in due, in modo da formare una sorta di cupole.

fotografia a colori con veduta d’insieme del Monumento e museo di Al Shaheed a Baghdad, realizzato dall’architetto Wijdan Maher per lo studio Kajima Design (fonte: http://archnet.org/library/sites/one-site.tcl?site_id=580)

All'interno di una della cupola vi è una vasca circolare che versa la propria acqua nella zona sottostante. La struttura del monumento, sviluppata su due livelli, contiene sotto le piattaforme un museo, una biblioteca, un bar, una sala-conferenze, una galleria d'arte. Le due cupole sono costruite con telaio d'acciaio galvanizzato con un rivestimento di mattonelle di ceramica prefabbricato in calcestruzzo rinforzato in fibra di carbonio.
Il Monumento al milite ignoto, realizzato su progetto dell'italiano Marcello D’Olivo, è posto su una collina artificiale, dalla forma di un tronco di cono del diametro di 250 mt, con una piattaforma di granito rosso che conduce alla cupola di forma ellittica e alla scultura cubica. La cupola, di 42mt di diametro, segue un'inclinazione di 12 gradi; è ricoperta, all'esterno, con rame, mentre la superficie interna è caratterizzata da un soffitto rifinito con moduli piramidali che alternano l'acciaio e il rame.

fotografia a colori con veduta d’insieme del Monumento al milite ignoto, progettato dall’architetto Marcello D’Olivo (fonte: http://archnet.org/library/sites/one-site.tcl?site_id=922)
autore: Rossella Pavolini
pubblicato il : 27-3-2003
miniatura di una fotografia a colori di una copia della porta di Ishtar - originale presso il museo di Berlin - a Babilonia  (fonte:http://turing.wins.uva.nl/~grunberg/photos/may-2001/baghdad.html) L'Iraq, un paese ricco di numerosissimi siti archeologici che forse non hanno pari al mondo e di molti edifici di importanza storica, artistica e religiosa rischia in questi giorni di vedere irrimediabilmente danneggiato il proprio patrimonio artistico e culturale.

NAVIGAZIONE
1. Il patrimonio artistico dell'Iraq sarà salvaguardato per il futuro?
2. La città di Baghdad e le sue ricchezze
3. La città santa di Najaf
4. Samarra, l'antica capitale
5. La città santa di Karbala

LIBRI
miniatura della fotografia a colori della copertina del libro 'Iraq. Diecimila anni in Mesopotamia' (fonte: http://www.internetbookshop.it/) Iraq - Diecimila anni in Mesopotamia Munier Gilles
Gilles Munier ha vissuto per anni in Algeria e Marocco. Segretario generale delle Amitiés Franco-Irakiennes, nonché vice presidente dell'Association Franco-Irakienne de la Coopération Economique (AFICE), è considerato uno dei migliori esperti e conoscitori francesi dell'Iraq e degli iracheni. In questo volume, "viaggio al cuore dell'Iraq", guida il lettore alle radici della civiltà occidentale e dell'età d'oro di quella araba, invitandolo a riscoprire una terra ricchissima di memorie, leggende e passioni. Vero crogiolo di popoli che si sono succeduti nei millenni (Sumeri, Ittiti, Assiri, Medi, Arabi...), l'Iraq di oggi offre oltre 10.000 siti archeologici identificati e alcune tra le città più antiche del mondo.
miniatura della fotografia a colori della copertina del libro 'I datteri di Babilonia. L'Iraq nel racconto di un archeologo' di  Giovanni Bergamini, edito da Libri Scheiwiller I datteri di Babilonia. L'Iraq nel racconto di un archeologo Giovanni Bergamini
Giovanni Bergamini, archeologo italiano, narra un quarto di secolo vissuto in Iraq scavando nel suolo che fu dei Sumeri, dei Babilonesi, degli Assiri, dei Persiani. Un diario circostanziato e avvincente del lavoro di scavo, ma anche il tentativo di seguire il filo sottile che ancora lega i popoli di oggi alle antiche civiltà fiorite in quell'area - e attraverso quel filo lo sforzo di tracciare, attraverso la lente indispensabile della storia, una mappa dei complessi rapporti fra Occidente e Oriente.

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