logo Buildlab.com

Santo Stefano di Carisolo, in Trentino

pagina 1 di 3 [ printer friendly stampa ... ]

La val Rendena in Trentino è nota al grande pubblico per la località sciistica di Madonna di Campiglio. Bagnata dal fiume Sarca, verde di prati e tutta sparsa di piccoli paesi, è chiusa da ampi fianchi ricoperti di conifere.

fotografia a colori della Val Rendena come si vede dalla chiesa di S. Stefano (autore: Giorgio Visconti)

Anche se poco noti a molti dei turisti che la frequentano, vi sono alcuni gioielli artistici che meritano una sosta, e che sono facilmente raggiungibili. Oltre alla famosa chiesa di San Vigilio a Pinzolo, con la Danza macabra dipinta da Simone Baschenis sul lato esterno meridionale, ed alla chiesetta di Sant’Antonio nel cimitero di Pelugo, affrescata da Dionisio Baschenis, all’imbocco della val di Genova, suggestiva laterale della Rendena, sorge la chiesetta di Santo Stefano, recentemente restaurata dalla Provincia autonoma di Trento.

fotografia a colori del esterno sud della chiesa di S. Stefano (autore: Danilo Povinelli)fotografia a colori di un panorama con la chiesa di S. Stefano e il Brenta (autore: Danilo Povinelli)

Imboccata a Carisolo la strada per la val di Genova, ad un paio di chilometri oltre il paese si trova l’indicazione per l’antica chiesetta, che sorge fra i boschi, sopra uno sperone di roccia granitica da cui si domina tutta l’alta Rendena. Santo Stefano, da cui si gode uno splendido panorama verso il Brenta, non solo è luogo bellissimo per la natura circostante, ma racchiude anche alcuni affreschi pregevoli, resi vividi dai recenti restauri.
Forse risalente all’epoca longobarda, la prima menzione documentata risale al 1244. La decorazione pittorica ad opera dei Baschenis ebbe inizio nel 1461. La chiesetta originaria è stata successivamente ampliata, e sul lato ovest è stata costruita dopo il 1530 una grande scala che ha coperto e parzialmente distrutto gli affreschi preesistenti, datati 1519.

fotografia a colori del interno di S. Stefano (autore: Danilo Povinelli)

Sulla parete nord dell’interno, Simone Baschenis realizzò nel 1534 il grande affresco di Carlo Magno. Ed è proprio questo affresco che dà grande pregio artistico alla chiesetta. Rappresenta il battesimo di un catecumeno da parte di papa Urbano I. Sulla sinistra Carlo Magno con la corona imperiale, circondato da sette vescovi e da soldati in arme, ed ancora vescovi col pastorale ed una schiera di catecumeni che sembrano attendere anch’essi il battesimo.

fotografia a colori del'affresco di Simone Baschenis, battesimo di catecumeno con Carlo Magno (autore: Danilo Povinelli)

Il dipinto è assai elegante, sono molto curati i vestiti, le armature, e lo sfondo con la bella architettura di una chiesa al centro, ed il paesaggio con prati, alberi, cespugli e tanti fiori sul terreno dove si muovono i personaggi. Alcuni di questi sono talmente ben raffigurati da fare pensare ai ritratti di personaggi storici contemporanei di Carlo Magno, come papa Adriano I, lo storico Alcuino, il vescovo di Reims Turpino ed Eginardo, il biografo che scrisse “Vita Caroli Magni” subito dopo la morte dell’imperatore nell’814. L’affresco fa riferimento ad un avvenimento storico che ha interessato le vallate trentine nell’anno 800, ovvero la discesa di Carlo Magno in Italia per farsi incoronare a Roma, la notte di Natale, primo imperatore del Sacro Romano Impero.
A ricordo del passaggio del Re dei Franchi in Trentino c’è la toponomastica della località sopra Madonna di Campiglio che ancora porta il suo nome (passo Campo Carlo Magno), e la lunga didascalia sotto l’affresco di cui stiamo parlando, che narra i fatti miracolosi che avrebbero accompagnato il passaggio di Carlo Magno attraverso il Trentino per Roma. Pur arricchito di particolari fantasiosi, è comunque un documento di grande interesse storico, che rivela chiaramente la mentalità della popolazione locale all’epoca del Rinascimento.

autore: Chiara Garroni
pubblicato il : 18-2-2002
miniatura della fotografia a colori dell'esterno sud della chiesa di S. Stefano (autore: Danilo Povinelli) Nel Trentino occidentale, all’imbocco della val di Genova e visibile da tutta l’alta val Rendena, sorge la chiesa di Santo Stefano, immersa in una natura meravigliosa e impreziosita dalle pitture dei maestri Baschenis di Averara, riportati all’antico splendore dai recenti restauri curati dalla Provincia autonoma di Trento.

NAVIGAZIONE
1. Santo Stefano di Carisolo, in Trentino
2. La struttura architettonica
3. Il recente restauro e l’ampliamento e l’abbellimento dell’attiguo cimitero

LIBRI
Trentino Alto Adige
Santo Stefano di Carisolo Giacomo F. Maturi
Opuscolo a cura della parrocchia di Carisolo.
Fotografie Studio Povinelli di Pinzolo, stampa Antolini Centro Stampa Tione.
Edizione D. & C. Povinelli Pinzolo.

COLLEGAMENTI
Comune di Carisolo
Sito del Comune di Carisolo.
Arcidiocesi di Trento
Sito ufficiale dell'Arcidiocesi di Trento.
Val Brembana Web
Il portale della Val Brembana; informazioni sui pittori Baschenis.
Parco Naturale Adamello Brenta
Sito del Parco Naturale Adamello-Brenta, la più vasta area protetta del Trentino, situato nel Trentino occidentale.


1. Santo Stefano di Carisolo, in Trentino 2. La struttura architettonica >>
Tutto il materiale in questo sito è copyright © Franco Ponticelli E' vietata la riproduzione anche parziale. Buildlab.com e Franco Ponticelli non sono collegati ai siti recensiti e non sono responsabili del loro contenuto. Tutti i marchi e i loghi citati sono proprietà dei rispettivi proprietari.