il santuario Torniamo ora all’edificio, tutto sviluppato in altezza, originalissimo insieme di scale, loggiati, archi, finestre, colonne e tetti. Nella larga facciata si apre il portale d’accesso, sormontato da una statua del 1770 di san Romedio con l’orso, e da un crocifisso ligneo del XVI secolo.  |  |
Si entra nel cortile cui affacciano abitazioni di epoche diverse: a destra la dimora del frate priore, a sinistra il negozio bar, dietro un bel loggiato. Di fronte all’ingresso parte l’ampio scalone, formato da 131 gradini, che via via si restringe, e che passa sotto un arco del 1770. A sinistra c’è la cappella dell’Addolorata, costruita in memoria della Prima Guerra Mondia-le, a destra la chiesetta di San Giorgio, del 1487, eretta dal nonno paterno di Bernardo Clesio, affrescata, e con un altare in legno policromo del 1607. La pala mostra l’incoronazione di Maria, adorata dai santi Michele, Romedio e Giorgio, e con gli stemmi del Cles e dei Fuchs, la famiglia della madre del cardinale Bernardo Clesio. A metà della ripida scala un pianerottolo permette l’accesso alla chiesa di san Michele arcangelo, in stile gotico clesiano, con in alto gli stemmi dei committenti, i conti Thun ed i baroni Spaur. L’altare ligneo è del 1713, ai lati le statue dei santi Romedio e Francesco, in alto sulle scale il Crocifisso.  |  |
Proseguendo si arriva infine alla chiesa maggiore di san Romedio, costruita dai conti di Thun del Tirolo nel 1536, con pietre portate dai pellegrini che in cambio ottenevano 40 giorni di indulgenza. La pianta è irregolare, alle pareti il ciclo di affreschi del 1612 con l’Annunciazione, l’Assunzione, gli Apostoli e san Romedio con l’orso. Sulla parete millenaria c’è l’affresco della Madonna con il Bambino e dell’Ultima Cena, della prima metà del XII secolo. Lo stretto portale d’Arcadia mostra interessanti particolari, quali l’aquila (lo stemma del Principe Vescovo Adalpreto II), una testa con rosetta, ed un insolito presepio sullo stipite di sinistra, ben precedente quello di san Francesco. Oltre il portale c’è la cappella delle Reliquie, che sono raccolte in un’urna sotto un baldacchino in pietra con colonnine e capitelli scolpiti, forse di epoca longobarda. Alle pareti affreschi del XII secolo, con mostri marini e uno storione. Il piccolo campanile è del 1536. Dietro la cappella delle Reliquie un loggiato recentemente restaurato offre una vista mozzafiato, a strapiombo sulla forra del rio san Romedio.  Lungo le pareti delle scale molti ex voto, fra cui numerose tavolette dipinte, con immagini di incidenti, calamità e pericoli di vario genere, risolti dall’intervento miracoloso di san Romedio. Nel parco a fianco del santuario si trova un ampio recinto che ospita una coppia di orsi bruni. Il plantigrado, simbolo del santuario, per la prima volta fu portato in carne e ossa a san Romedio nel 1958, per un’idea del conte Gallarati Scotti che salvò l’esemplare di nome Charlie dalla prematura fine, decretata dal Circo in cui l’animale viveva. Da allora l’orso a san Romedio non è mai mancato, e nel 1996 sono nate due orsette gemelle, Cora e Cleo, dalla coppia tutt’ora presente. Le gemelle, divenute in breve le beniamine dei numerosi visitatori del santuario, ormai cresciute sono state trasferite nel Centro di Spormaggiore, in bassa val di Non, nell’ambito delle iniziative del Parco Adamello Brenta. Da due anni, grazie al progetto "Life Ursus", il parco ha reintrodotto l’orso nel Trentino per scongiurarne l’estinzione.  |  |
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autore: Chiara Garroni |
pubblicato il : 23-10-2001 |
Emana un fascino impagabile il santuario di san Romedio, uno dei luoghi di culto più antichi del Trentino, alto sulla roccia a strapiombo. |
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RIVISTE |
Una scala nel cielo
di Giacomo Ratti
su Meridiani
n° 54
dicembre/gennaio
1996/1997
pag. 128-133;
editore: Editoriale Domus s.p.a.;
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Il Parco Naturale Adamello-Brenta è la più vasta area protetta del Trentino, situato nel Trentino occidentale, con i suoi 618 kmq comprende i gruppi montuosi dell'Adamello e del Brenta, separati dalla Val Rendena e compresi tra le valli di Non, di Sole e Giudicarie. E' interessato dalla presenza di oltre 50 laghi e dal ghiacciaio dell'Adamello, uno dei più estesi d'Europa. |
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