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Castel Coira e Glorenza, in Val Venosta

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Castel Coira


Sopra Sluderno in val Venosta, fra Merano e il passo Resia, sorge Castel Coira, uno dei castelli più famosi e meglio conservati dell' Alto Adige.

Castel Coira con l’Ortles sullo sfondo, foto di Erwin ReiterCastel Coira, airphoto Tappeiner

Edificato nel 1253 dai Principi Vescovi di Coira, divenne presto proprietà della famiglia dei Matsch, nobili feudatari ed amministratori dei Vescovi dei Grigioni. Nel 1504, con la morte di Gaudenz von Matsch, ultimo erede maschio, passò in proprietà ai Conti Trapp, nobile famiglia austriaca originaria della Stiria, in quanto la sorella di Gaudenz, Barbara, aveva sposato Jakob IV von Trapp. Attualmente i Conti Trapp, che abitano il castello nel periodo estivo, da marzo ad ottobre aprono al pubblico gran parte delle sale. L'orario è dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16,30, lunedì chiuso.

Loggiato, foto di Erwin ReiterStube dei lanzichenecchi, foto di Erwin Reiter

L' imponente struttura attuale risale al 1500, i diversi fabbricati si raggruppano intorno al cortile, a triplice ordine di loggiati, che conserva parti romaniche, gotiche e rinascimentali.
La visita inizia al piano terra del loggiato, dove si trova la stube dei lanzichenecchi, con massiccio soffitto a travi, originali, i cui molti buchi testimoniano l'usanza dei soldati di appendere lì le armi da punta. Tre cassapanche tardogotiche sono disposte lungo le pareti, mentre il vasellame di peltro è del 1700. Tornati nel cortile del loggiato, si sale al primo piano, dove sulla volta è raffigurato un tortuoso albero genealogico delle famiglie Matsch e Trapp.

L'albero genealogico del loggiato, foto Dieter DrescherColonne del loggiato, foto di Erwin Reiter

Notevole il gruppo di dipinti che raffigura alcune scene tratte dalle favole di Esopo, come il corvo e la volpe, il lupo e la cicogna, la volpe e il lupo, la scimmia e il pavone, e ben conservati gli aforismi latini, perfettamente leggibili. Rarità iconografica è la scena dei buffoni, con un giullare che cova le uova, poi con i piccoli buffoni coi berretti a sonagli che si liberano dei gusci, e vengono messi in un sacco, da cui cercano di scappare. Le 16 colonne, tutte diverse, recano scolpiti nei capitelli gli stemmi delle famiglie imparentate con i Matsch ed i Trapp.
Dal lato orientale del loggiato si accede alla stanza del Conte Jakob VII, raffigurato in statua lignea, accanto al suo mantello da pellegrino a Gerusalemme, nel 1560.

Stanza del Conte Jakob VII, foto Dieter DrescherArmonio da tavolo, foto Dieter Drescher

In alto, su tre lati, pitture allegoriche dei mesi dell'anno; nei lacunari del soffitto a cassettoni, sculture bianche e dorate dei segni zodiacali, di Giove, Luna e Sole.
Una porta aperta, ma invalicabile, mostra la splendida biblioteca, con librerie acquisite nel 1924, dalla biblioteca Kuenburg di Salisburgo, ed un bellissimo esemplare imbalsamato di otarda, uccello simile alla gru, simbolo della famiglia Trapp.
Nell'angolo sud ovest si trova una grande stufa di ceramica, alimentabile dall'esterno, rivestita di piastrelle con ornamenti applicati con la tecnica del graffito, mentre a fianco della stufa è posto l'armonio da tavolo, ordinato nel 1559 dal conte Jakob VII all'organaio bavarese Michael Strob di Ammergau.
L'alzata con copertura poligonale cela ben 309 canne di peltro. Restaurato nel 1799, quindi nel 1922, infine nel 1969 quando col rinnovo della voce linguale Jurgen Ahrend di Loga ne ripristina la piena funzionalità. Il piccolo organo di castel Coira è l'unico, fra gli organi rinascimentali conservati dell'arco alpino, ad avere l'equipaggiamento tecnico prevalentemente originale.

Armeria, foto Erwin ReiterArmeria, foto Dieter Drescher

Dopo la galleria degli antenati, con 38 ritratti ed alcuni documenti storici, si passa lungo una scala di legno alla armeria, una delle più interessanti raccolte private d'Europa. Il Conte Oswald von Trapp la definisce "un guardaroba di ferro in cui attraverso i secoli i proprietari del castello hanno conservato le loro armature portate in guerra e nei tornei".
Vi si trovano rare armature italiane del 1300, la gigantesca armatura, alta 210 centimetri, di Ulrich IX von Matsch, dei Missaglia di Milano, quelle di Galeazzo d'Arco, pure dei Missaglia, e di Jakob VII von Trapp, della metà del 1500. Altre armature possedute dai Trapp, dei noti artefici Witz, Seusenhofer e Katzmair.

Madonna in trono, scultura lignea, foto Erwin Reiterimmagine a colori della formella sinistra del dittico (autore: Gregor Peda, per edizioni Schnell & Steiner)

Numerose le parti di armature, elmi, balestre, frecce, picche, ecc.
Vicino all'armeria si trova la cappella tardoromanica di San Nicola, in cui si trovano una Madonna sul trono, scultura lignea del 1270, ed un prezioso dittico con 12 scene della Passione di Cristo su fondo dorato, del 1400. Singolare il Giuda dell'Ultima cena, la formella in alto a sinistra, che sta ingoiando un diavoletto.

fotografia a colori della Torre colombaria di castel Coira (autore: Giorgio Visconti)

Prima di uscire, da guardare è la torre colombaria, che sorge nel muro di cinta meridionale, accanto all'ingresso dei giardini. Edificio prettamente ornamentale, prende spunto dalle torri araldiche medioevali, fu voluto da Jakob VII von Trapp, e su tutti i lati è istoriata con gli stemmi ed i blasoni delle famiglie Matsch, Trapp, e di quelle ad esse imparentate.

autore: Chiara Garroni
pubblicato il : 5-11-2002
miniatura di una fotografia a colori dell'esterno della Porta Sluderno (autore: Giorgio Visconti) Nell'alta val Venosta, ai piedi dell'Ortles, sorge Castel Coira, uno dei castelli più grandiosi e meglio conservati dell'Alto Adige. A due chilometri dal castello si trova Glorenza, l'esempio alpino più tipico di città fortificata, che conserva perfettamente intatta la forma urbanistica del 1500.

NAVIGAZIONE
1. Castel Coira
2. Glorenza

COLLEGAMENTI
miniatura del logo a colori di Castel Coira (fonte: http://www.castelcoira.com/) Castel Coira, in Val Venosta
Sito ufficiale del Castel Coira.
miniatura a colori del logo del sito web dell' Alto Adige (fonte: http://www.suedtirol-it.com/) Alto Adige
Sito ufficiale della regione Alto Adige.


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