Cenni storici sul mosaico
Il mosaico fa parte della cultura delle civiltà medio orientali e trova la sua applicazione nel quarto secolo a.c. nel mondo greco romano. Alcuni esempi di mosaico sono:
- quelli pompeiani;
- quelli all'interno delle ville patrizie in Italia;
- in Grecia;
- in Macedonia.
All'inizio il mosaico serviva per decoro di pavimenti e i materiali erano pietruzze ritagliate da ciottoli naturali, bianchi o neri ed accompagnati da un'elaborata pittura.
Poi le tematiche cambiarono radicalmente passando dai classici disegni geometrici a motivi mitologici e rappresentazioni di divinità.
Poi, si passò ad una divisione di lavozione di mosaico e sono:
- Musivarius (decoro di pareti);
- Tesselarius (decoro di pavimenti);
In seguito, il mosaico si avvicinò sempre più all'arte pittorica e all'arte in generale e diventò sinonimo sempre più di agiatezza e nobiltà. Gli stili e le tecniche dei mosaicisti cambiarono nel tempo come cambiarono gli usi e costumi del mondo.
La diffusione della religione fece ispirare i mosaicisti a rappresentare temi sacri ed espressioni di fede nelle loro opere e gli edifici che furono lavorati con la tecnica musiva furono basiliche, chiese e i luoghi di culto.Alcuni esempi di mosaico li potete trovare negli edifici sacri di:
- Venezia (volta di S.Marco eseguita dal maestro artigiano friulano "Bianchini");
- Aquileia.
Successivamente il mosaico venne "esportato" in tutta europa e venne contaminato da tematiche profane.
Nel 1800 e nel 1900 si sviluppa e si evolve proprio in Friuli dove più tardi nascerà la scuola di mosaicisti a Spilimbergo (cittadina del pordenonese), tutt'ora l'unica in Italia.
Tipi di materiale utilizzati per fare il mosaico
Il mosaico si compone dei seguenti materiali:
- tessere;
- collanti;
- supporti.
Le tessere
Le tessere vengono ricavate intagliando:
- ciottoli dei fiumi;
- pietre;
- marmi di diverso colore;
- pasta vitrea.
Queste vengono successivamente sagomate mediante un'apposito martello a profilo circolare.
Il mosaico friulano è composto da ciottoli ricavati dai fiumi friulani quali:
- il Tagliamento;
- il Cosa;
- il Colvera;
- il Meduna;
- il Cellina.
Ad Aquileia (UD) è possibile vedere un esempio sublime della lavorazione di questi ciottoli arricchiti da marmi colorati di provenienza orientale.
Con l'avvento della cultura bizantina, alla tessitura lapidea del mosaico si aggiunsero tessere in pasta di vetro provenienti da Venezia.
I collanti
I collanti necessari al fissaggio delle tessere sul supporto sono:
- malte naturali
- resine sinteticheI supporti
Per i mosaici per esterni ed industriali i supporti possono essere:
- il pavimento;
- un muro intonacato;
- i pannelli indeformabili costituiti da doppi fogli di vetroresina tra loro irrigiditi mediante elementi alveolari costruiti con lamine in alluminio.Per i mosaici d'interni o l'oggettistica si usano:
- ceramica;
- terracotta;
- legno;
- altri materiali naturali.
La superficie del mosaico può essere:
- con tessere in rilievo;
- con tessere levigate e lucidate.
Le tecniche del mosaico
Metodo indiretto: mosaico a rovescio su carta
In questo metodo le tessere vengono incollate a rovescio su carta mediante un collante idrosolubile, ottenuto (tecnica tradizionale) con farina di frumento essicata lentamente.
Il disegno dell'opera musiva, realizzato con linee principali e accostamenti chiaro-scurali, deve invertire l'immagine da destra a sinistra, mentre nella parte posteriore si realizzano degli assi e dei contrassegni che serviranno per collegare le varie sezioni del mosaico in un opera unica.
In seguito:
- si intonaca mediante malta grezza;
- si distribuisce uno strato di malta alta 2 cm sulla superficie che poi dovrà essere rivestita;
- si stende sulle tessere la "buiacca" (composto formato di: cemento, acqua e calce) che viene messa nelle fughe del mosaico;
- si spiana e si liscia il tutto;
- si fà aderire il tutto alla superficie;
- si batte la superficie affinchè questa si attacchi bene;
- si bagna la carta per strapparla via dalla superficie;
- si pulisce il tutto tramite una spazzola.Metodo diretto: mosaico su rete in fibra di vetro
La lavorazione diretta segue i seguenti procedimenti:
- il disegno eseguito su carta viene sezionato in più parti;
- si esgue una sagomatura della parte di disegno, una in una pellicola di nylon, una della stessa misura della rete;
- Tra la carta e la rete si inserisce il nylon;
- si stende il collante con uno spessore di pochi millimetri;
- si unisce il mosaico ottenendo l'orientamento e lo spessore di ogno singola tessera;
- si unisce l'intera opera mediante l'incastro tra le parti e ricomponendo tutta l'unità iniziale.Cemento e terrazzo graniglia
La graniglia è un composto fatto da marmo macinato. I colori sono dati dalla diversa tipologia di marmi usati e dalla miscela di coloranti usati.
Con la graniglia si possono eseguire:
- terrazze alla veneziana, dove si usa come legante la calce (metodo antico) o il cemento (metodo moderno).La preparazione è la seguente:
- si prepara il sottofondo mediante rottami e calcinacci mescolati con calce idraulica fino ad ottenere uno spessore di 2 o 3 cm circa;
- la "coperta" è il secondo strato ed è composta da: cotto macinato e mescolato con cemento;
- la "strabilidura" è il terzo strato, composta da polvere di marmo sottile e grossa stesa a secco, mescolata a cemento;
- si stende la graniglia (prima posando le parti più grandi, poi, quelle più piccole);
- si spruzza d'acqua per ammorbidire la "stabilidura";
- si passa un'apposito rullo su e giù (operazione detta "rullatura").
- si batte l'opera musiva con un'apposito attrezzo ("ferro da battere");
- si liscia il tutto mediante cazzuola;
- si leviga;
- infine si lucida.