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pagina stampata il 26-11-2010 [www.buildlab.com] |
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Il gallerista virtuale - Friulart |
autore: Manuel Orzan [email:
info@friulart.com] pubblicato il : 14-1-2002 |
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Bottega on line di oggetti artistici artigianali fatti esclusivamente a mano. Tutti i prodotti friulart sono pezzi unici ed originali eseguiti da maestri artigiani di varie discipline manuali artistiche. |
Friulart rappresenta la storia e le radici del Friuli Venezia Giulia ma contemporaneamente vuole proporre il futuro con oggetti moderni e arte che vuole essere "fuori da ogni schema". Friulart dà il suo benvenuto a tutti i collezionisti e a tutti gli amanti del nuovo e moderno artigianato che prende origini dall'antichità di una terra da scoprire.
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Nel sito di Friulart esistono solo ed esclusivamente pezzi unici, questo significa che le foto delle opere che vedete spariranno appena il clente acquisterà il pezzo:
Il prodotto artistico è molto ricercato perchè deve possedere queste caratteristiche:
- ESSERE UN PEZZO UNICO;
- essere un prodotto d'arte artigiana (no quadri e dipinti);
- essere fatto esclusivamente a mano;
- essere moderno (no artigianato tipico);
- essere prodotto in Friuli Venezia Giulia;
- essere prezioso.
Mosaico:
Giulio Menossi
Sarah Persello
Luigi Molaro
Ceramica:
Marina Scluzero
Marisa Plos
Stefania Zurchi
Vetro:
Elisa Vidussi
Scacchiere:
Giorgio Burgnich
Sculture in legno:
Roberto Milan
Da sempre "ponte culturale ed economico" della penisola italica verso il mondo lontano dell'Europa sia Orientale che Centrale, ha messo in collegamento la cultura mediterranea e latina con quella germanica ed orientale. Questa vocazione di "regione ponte" la si deduce studiando la storia, l'arte e la geografia di questa bellissima regione che offre paesaggi urbani e naturali di incomparata bellezza, mediando un caleidoscopio di stili e culture diversissime tra di loro ma che qui, grazie ad una sapiente opera di contaminazione, hanno dato vita ad uno stile particolarmente unico che è quello, appunto, del Friuli Venezia Giulia, in particolare, e della Mitteleuropa, più in generale.
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Il Friuli Venezia Giulia (superficie 7.844 kmq., 1 milione e 200 mila abitanti circa) è una delle venti regioni che costituiscono l'Italia; confina con due stati esteri - a Nord con l'Austria ed ad Est con la Slovenia- oltre che ad Occidente con il Veneto ed a Sud con il Mar Adriatico. Comprende quattro province: quella di Trieste, città anche capoluogo di regione, quella di Gorizia, di Udine e di Pordenone. Quasi il 43% del territorio è montano, contraddistinto da tre principali gruppi: le Alpi Carniche, parte di quelle Giulie e l'altopiano del Carso; il 19% è collinare con una vasta zona prealpina dal microclima talmente particolare da permettere la produzione di piatti tipici di ineffabile ricchezza di gusto quali i prosciutti ed i celebratissimi vini D.O.C.; infine il rimanente 38 % è pianeggiante e costiero.
La vasta pianura è percorsa da numerosi fiumi e torrenti, che, pur nel loro breve viaggio al mare vicino, sono di vitale importanza sia perchè portano fertilità alla vasta zona coltivata, sia perchè disegnano il paesaggio e la memoria della gente di questa regione, da sempre percorsa dalle acque della storia: sono del Friuli Venezia Giulia fiumi quali il Natisone ed il Torre che permisero ad Aqiuleia, colonia romana dal 181 a.C., di divenire porto fluviale importantissimo per l'Impero Romano e conteporaneamente centro di diffusione culturale per tutta l'Europa Orientale che da essa dipendeva; l'Isonzo, in sloveno Soca, fiume sacro alla patria, cantato da grandi poeti e scrittori quali Ungaretti ed Hemingway quando fu scenario triste della Grande Guerra; il Timavo, fiume del mistero, che dopo aver percorso numerosi chilometri nel ventre carsico di madre Terra, sgorga limpidissimo a San Giovanni del Timavo per entrare subito in mare; infine il fiume Stella, vero e proprio pittore della pianura friulana, che disegna il suo lento percorso alla Laguna di Marano fra boschi pittoreschi e zone umide protette dal WWF, che ne ha fatto vero e proprio paradiso in terra ai nostri occhi che possono ammirare specie volatili proptette, fino a pochi anni orsono a rischio d'estinzione.
A proteggere la verde pianura sta la regione alpina della Carnia, estremo lembo delle Alpi, a ridosso del confine con l'Austria e la Slovenia. Le sue montagne incontaminate e, a tratti, ancora selvagge, sono un vero e proprio paradiso alla vista dell'uomo moderno, sempre alla ricerca di luoghi dove la routine quotidiana possa sembrare lontana miglia e miglia... Questa propagine alpina del Friuli Venezia Giulia ha infatti mantenuto intatti attraverso i secoli dialetti e tradizioni, architetture ed artigianato, gastronomia e costumi, che, assieme alla bellezza selvaggia della natura, costituiscono la vera risorsa di queste vallate, ricche di antichi paesi ma anche di adeguate strutture turistiche, sia invernali che estive.
Il Friuli Venezia Giulia si presenta dunque meta nuova, poco conosciuta ed ideale per chi ama la Storia, la Natura e l'arte, che qui, insieme all'opera rispettosa dell'uomo, hanno scolpito indelebilmente il territorio, sempre tuttavia in ossequio gli uni degl'altri.
I nostri itinerari alla scoperta del Friuli Venezia Giulia non potevano non partire che da Aquileia, che fin dalla sua colonizzazione romana del 181 a.C., è sempre stata la vera madre della vita economica, sociale e culturale di quella immenso territorio che prese il nome latino di X REGIO prima, e di Europa Orientale in epoca più tarda.
I Romani decisero nel II° secolo prima di Cristo di costruire nell'estremo lembo orientale della penisola italica, un importante centro militare ed economico, che fungesse da primo baluardo su quel fronte per la difesa della Pianura padana e, soprattutto di Roma. I geografi latini scelsero il Villaggio Celtico di Aquileja per la sua favorita posizione geografica: protetta da una foltissima selva, alla foce del fiume dal nome pre-romano "Natisso cum Turro", vicinissima al Mare Adriatico, luogo d'incrocio delle vie di comunicazioni esistenti con il Norico e la Pannonia.
Aquileia divenne ben presto importantissima dal punto di vista strategico e, soprattutto economico: il suo porto fluviale e le acque chete della laguna prospicente furono luogo ideale d'attracco per navi di qualsiasi dimensioni, che portarono ricchezza alla città ed al suo territorio d'influenza, che raggiunse margini enormi nel periodo imperiale. Numerose sono le vestigia rimasteci di quell'epoca: il FORO, la VIA SACRA ed il PORTO, il SEPOLCRETO ROMANO, le STRADE ... e numerosi altri reperti conservati nel MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE, e in altre numerose collezioni sia in Italia che all'estero.
Nel priodo di massimo splendore dell'IMPERO ROMANO, l'importanza economica e culturale di Aquileia fu tale da essere definita la "seconda Roma", ed il suo porto divenne il maggiore, per importanza e volume di traffici, di tutto il Mediterraneo orientale; la popolazione crebbe a dismisura, facendo della città una vera e propria metropoli multilinguistica e multiculturale, tanto che numerosi erano i mercanti e le comunità religiose provenienti dall'Oriente. Fra queste giunse, subito dopo la morte di Gesù, anche quella Cristiana che ben presto imparò a sfruttare la posizione favorevole della città per promuovere la sua opera di proselitismo.
Il mosaico fa parte della cultura delle civiltà medio orientali e trova la sua applicazione nel quarto secolo a.c. nel mondo greco romano. Alcuni esempi di mosaico sono:
- quelli pompeiani;
- quelli all'interno delle ville patrizie in Italia;
- in Grecia;
- in Macedonia.
All'inizio il mosaico serviva per decoro di pavimenti e i materiali erano pietruzze ritagliate da ciottoli naturali, bianchi o neri ed accompagnati da un'elaborata pittura.
Poi le tematiche cambiarono radicalmente passando dai classici disegni geometrici a motivi mitologici e rappresentazioni di divinità.
Poi, si passò ad una divisione di lavozione di mosaico e sono:
- Musivarius (decoro di pareti);
- Tesselarius (decoro di pavimenti);
In seguito, il mosaico si avvicinò sempre più all'arte pittorica e all'arte in generale e diventò sinonimo sempre più di agiatezza e nobiltà. Gli stili e le tecniche dei mosaicisti cambiarono nel tempo come cambiarono gli usi e costumi del mondo.
La diffusione della religione fece ispirare i mosaicisti a rappresentare temi sacri ed espressioni di fede nelle loro opere e gli edifici che furono lavorati con la tecnica musiva furono basiliche, chiese e i luoghi di culto.Alcuni esempi di mosaico li potete trovare negli edifici sacri di:
- Venezia (volta di S.Marco eseguita dal maestro artigiano friulano "Bianchini");
- Aquileia.
Successivamente il mosaico venne "esportato" in tutta europa e venne contaminato da tematiche profane.
Nel 1800 e nel 1900 si sviluppa e si evolve proprio in Friuli dove più tardi nascerà la scuola di mosaicisti a Spilimbergo (cittadina del pordenonese), tutt'ora l'unica in Italia.
Il mosaico si compone dei seguenti materiali:
- tessere;
- collanti;
- supporti.
Le tessere
Le tessere vengono ricavate intagliando:
- ciottoli dei fiumi;
- pietre;
- marmi di diverso colore;
- pasta vitrea.
Queste vengono successivamente sagomate mediante un'apposito martello a profilo circolare.
Il mosaico friulano è composto da ciottoli ricavati dai fiumi friulani quali:
- il Tagliamento;
- il Cosa;
- il Colvera;
- il Meduna;
- il Cellina.
Ad Aquileia (UD) è possibile vedere un esempio sublime della lavorazione di questi ciottoli arricchiti da marmi colorati di provenienza orientale.
Con l'avvento della cultura bizantina, alla tessitura lapidea del mosaico si aggiunsero tessere in pasta di vetro provenienti da Venezia.
Per i mosaici d'interni o l'oggettistica si usano:
- ceramica;
- terracotta;
- legno;
- altri materiali naturali.
La superficie del mosaico può essere:
- con tessere in rilievo;
- con tessere levigate e lucidate.
La preparazione è la seguente:
- si prepara il sottofondo mediante rottami e calcinacci mescolati con calce idraulica fino ad ottenere uno spessore di 2 o 3 cm circa;
- la "coperta" è il secondo strato ed è composta da: cotto macinato e mescolato con cemento;
- la "strabilidura" è il terzo strato, composta da polvere di marmo sottile e grossa stesa a secco, mescolata a cemento;
- si stende la graniglia (prima posando le parti più grandi, poi, quelle più piccole);
- si spruzza d'acqua per ammorbidire la "stabilidura";
- si passa un'apposito rullo su e giù (operazione detta "rullatura").
- si batte l'opera musiva con un'apposito attrezzo ("ferro da battere");
- si liscia il tutto mediante cazzuola;
- si leviga;
- infine si lucida.
COLLEGAMENTI |
Bigli Art Broker indirizzo web: http://www.bigli.com/ Bigli Art Broker onora un'esigenza del mercato dell'arte come studio di consulenza per conoscitori e collezionisti che svolge il ruolo di broker: cura la vendita di opere d'arte di privati rivolgendosi a collezionisti e a istituzioni (banche, fondazioni, musei). |
Libreria Bocca on line indirizzo web: http://www.libreriabocca.com/catalogo.html Sito dela Libreria Bocca dove si possono comprare i libri d'arte direttamente on line. |
AZIENDE |
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