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Giorgio Armani e la Casa

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Una nuova dimensione si aggiunge al mondo di Armani. Uno spazio intimo e riservato che comincia dove finisce la realtà di ogni giorno: la casa. Rete sottile di affinità e richiami emotivi, autobiografia di chi la abita, luogo concreto e, insieme luogo interiore che vivono in rapporto tra loro, si contraddicono e si mutano. A questo progetto, che è articolato, completo, importante, Giorgio Armani sta lavorando da due anni. Perché non ha voluto limitarsi ai piccoli oggetti decorativi, all’arredo tessile, al consueto servizio di piatti nei quali si esauriscono spesso gli stilisti, ma disegnare un paesaggio completo, che si àncori ai mobili più importanti – il divano, il tavolo, il letto – e segni leggero piani e superfici con tavolini bassi, paraventi, contenitori multifunzione.

immagine grafica di un interno di Armani Casa, a Milano (fonte: http://www.armanicasa.it/)

Ma su tutto, c’è il tocco Armani ed è sorprendente: niente è quello che sembra, le materie rivelano una natura diversa dalla loro apparenza, le forme primarie nascondono sofisticate comodità, il futuro gioca con la memoria.
Dimenticato il minimalismo come forma estremistica dell’essere alla moda, superato ogni facile tributo a manie e smanie di stagione, il progetto Armani Casa viaggia su una difficile linea di confine: né décoration né design, ma sintesi di entrambi i punti di vista. “E’ stato un lungo percorso, che ho affrontato ben sapendo quanto fosse rischioso e difficile. Perché senza presunzione, con onestà, mi sono chiesto: che cosa posso fare che non sia troppo garbato, con riferimenti a epoche trascorse, o troppo design e preciso; che sia nuovo – nel senso che non c’è – ma che mi rassomigli? E mi sono risposto: devo fare qualcosa che sembri un vestito Armani. Basic, ma che non si è mai visto fino a oggi”.
Così il rigore della forma si addolcisce nella ricca sostanza della materia; i colori rappresentano una novità assoluta per l’arredamento: verde grigiato, grigi che sfumano nel beige, antracite con riflessi lapis. Le tonalità atmosferiche, acquatiche, minerali dell’estetica Armani. Una suggestione razionalista è alla radice della collezione, che ha forme solide ma confortevoli, sedute avvolgenti, una raffinata praticità di linee. E l’imprevisto di qualche nota fortissima.

Altri mobili, altre stanze

Poltrone e divani

fotografia a colori di due divani classici, Armani Casa (fonte: armanicasa.com)La famiglia degli imbottiti – divani e poltrone coordinati – annuncia un uso particolare dei legni che si ritrova in tutta la collezione. Sabbiati, graffiati, lavorati, decappati, danno alla superficie un’impressione di non-uniforme, di mosso, che sottolinea la sostanza vissuta dei mobili. Senza sostegno, appoggiati direttamente a terra, divani e poltrone hanno forme squadrate fino a sembrare una bellissima scatola di iroko spazzolato, ma sedute e cuscini soffici, abbondanti, suggeriscono piacevoli riposi e comodità di gesti. In una variante, il divanetto da conversazione (lungo appena due metri) ha i profili stondati, mentre il grande divano (lungo tre metri) in cui naufragare piacevolmente ha i braccioli larghi. La serie classica, con pouf, offre un divano che è il doppio esatto della poltrona coordinata. Una poltrona jolly, lunga e capiente, fa a meno perfino dei braccioli. La coppia di sgabelli di linea pulitissima, può diventare anche tavolino.
Sorprendenti, i tessuti usati per i rivestimenti. C’è un lino morbido, lavato, e c’è un cotone misto a viscosa, una novità assoluta per l’arredo. C’è un panno di lana secco e pressato con appena un filo di cashmere per addolcirlo; c’è un velluto speciale, da abbigliamento con una mano morbida e vissuto. Ogni imbottito, come ogni sedia habillée, è naturalmente sfoderabile.

Tavoli e sedie

fotografia a colori del tavolo rettangolare e sedie con schienale basso, Armani Casa (fonte: armanicasa.com)Ci sono tavoli per scrivere e tavoli per mangiare, tavoli per lavorare e tavoli per conversare. Ma tutti i tavoli creano quella condizione che si chiama di ‘simpatia nervosa’. Perché modificano la visione reciproca concentrando l’attenzione sulle mani, sul busto, sul volto e favoriscono, attraverso il piano di appoggio, relazioni e identità affatto particolari. Così la collezione Armani comprende diverse tipologie di tavoli: sottilissimo come un foglio di carta (il piano, in iroko o noce massiccio, è alto appena 2 centimetri), ma con gambe possenti come parallelepipedi di terracotta scurissima o chiara; la scrivania con due cassetti a scomparsa, quasi invisibili; la scrivania chiusa in un modulo a due ante che si compone in un parallelepipedo monolitico; il tavolo rotondo di m. 1,80 che grazie a un allungo diventa di m. 2,70 e con un ulteriore allungo raggiunge m. 3,60. Un tavolo rotondo di iroko spazzolato, sorretto da una solida colonna centrale.
Sedie accoglienti e rigorose dall’appoggio robusto con gambe che proseguono a pattini, disegnando una specie di U, imbottite e rivestite; sedie smilze con lo schienale basso o, al contrario, lungo, confortevole. Sedie più formali per un angolo pranzo, con lo schienale alto; sedie squadrate e imbottite, con abito di tessuto.

Contenitori e box

Oggetti fedeli che si possono sistemare in ogni ambiente della casa, come i parallelepipedi alti un metro e 80 centimetri e larghi 35, a cassettini, con due lati rivestiti a specchio. L’armoire minimo con ripiani interni che possono contenere bicchieri, oggetti, collezioni. E, aprendosi a ribaltina, un piccolo scrittoio. Le due cassettiere con cassetti a scomparsa, monolitiche: una larga m. 1,50 e alta 80 centimetri, l’altra 85 centimetri e alta un metro.

Paraventi e letti

fotografia a colori del letto sommier, Armani Casa (fonte: armanicasa.com)In legno a lavorazione tramata, come se fosse rivestito di garza o rete, i paraventi alti o bassi sono modulati da un sistema di cerniere tecniche giapponesi, costruite a fasce di tessuti incrociati.
Vani della privatezza e dell’intimità, i letti riprendono la foggia dei divani, con testata di legno o di tessuto. Insolita, la variante con testata composta da sei moduli a paravento, staccabile. Confortevole, il letto squadrato con testata e pediera di tessuto o di legno. Disponibile anche con materasso a vista, per spazi più contenuti.

Lenzuola e coperte

Una semplicità raffinata caratterizza le lenzuola unite ma tinte in filo (una caratteristica Armani) di cotone straordinario. Di rasatello double face, cucito soltanto con tagliacuci, dunque reversibile. Di lino stonewashed, delicatamente délavé. Le coperte elegantissime sono di lana bouclé, cashmere filato e tinto a mano in Tibet. Le trapunte, di seta/cotone tinte in filo.
autore: buildlab.com
pubblicato il : 19-4-2002
miniatura dell'immagine grafica di un interno di Armani Casa, a Milano (fonte: http://www.armanicasa.it/) «Pensando alla casa mi sono chiesto: che cosa posso fare che non sia troppo garbato, con riferimento ad epoche trascorse, o troppo design e preciso; che sia nuovo - nel senso che non c'è - ma che mi rassomigli? E mi sono risposto: devo fare qualcosa che sembri un vestito armani. Basic, ma che non si é mai visto fino a oggi.» Giorgio Armani

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BIOGRAFIE
miniatura della fotografia a colori di Giorgio Armani (fonte: cnn.com) Armani, Giorgio Giorgio Armani è il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l'unico azionista della Giorgio Armani S.p.A., attualmente una delle case di moda leader a livello mondiale. La Giorgio Armani S.p.A. ha avuto, per l'esercizio 2001, ricavi netti consolidati in crescita del 23% pari ad Euro 1,272 milioni ed impiegato 4319 persone.

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COLLEGAMENTI
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