|
|
||||||||||||||
Per questo di Vienna ci resterà il fondale costituito da quinte ordinate che individuano spazi qualificati dalla vita di ogni giorno; ci tornerà in mente l’apparente quiete di una metropoli, sotto la quale si stende costante un tessuto sociale ed urbano che da molti anni ormai rivendica la sua esistenza parlando il linguaggio di una nuova architettura. Un viaggio a Vienna diventa, così, il modo per attraversare questi spazi, ascoltando le parole che la sua architettura usa nel comunicarsi all’esterno e codificandone la relazione di questa con il radicale accento sulle trasformazioni che la città ha avuto già dall’inizio del XX secolo. In questa chiave di lettura si proverà a tradurre il nuovo modo di fare architettura a Vienna, avvicinandosi ad alcuni dei personaggi che stanno contribuendo a rivitalizzare il tessuto urbano metropolitano, e cercando di leggere le intenzioni che li hanno motivati nel costruire l’idea fondante dei loro progetti. Così, ci troveremo davanti alcune opere che sono il frutto di soluzioni estetico-funzionali, ma che comunicano la loro forma in relazione alla spazialità necessaria al contesto con cui interagiscono. Tutto questo è conseguenza di una scelta fondamentale per la città, che all’inizio del 1900 dimostra di voler intraprendere la strada suggerita da Otto Wagner nei suoi studi sul tessuto urbano esistente, con un programma sobrio e razionale basato sulle reali necessità di sviluppo dello spazio, contrapponendosi alla teatrale soluzione di Camillo Sitte che, invece, avrebbe previsto nuove regole urbane lungo una linea artistica composta da una pluralità di stili ed in riferimento alla centralità dello spazio pubblico. Le opere che vedremo, sono, perciò, la diretta conseguenza di queste scelte, con la variante rappresentata dall’uso di nuovi materiali quali il ferro ed il vetro, componenti già essenziali per codificare un linguaggio di architettura che continua ad esprimere la volontà di semplificare e contestualizzare l’organismo edilizio nella sua conformazione spaziale. Così, infatti, l’architettura viennese di questo periodo sottolinea la sua qualità, espressa partendo da una base eterogenea delineata dal nuovo programma di piano della città, nel disegno che finalmente si affranca da una consapevolezza storica forse troppo incisiva, e dove la posizione dialettica odierna offre uno spettro di soluzioni che sta diventando il principale fenomeno culturale del tessuto sociale ed urbano della città. Arch. Antonio Inglese Vienna dal 20 al 23 giugno 2002Giovedì 20 giugno: In mattina transfer Italia- Vienna. Domenica 22 giugno: in centro – 09h00 – 13h00 (a piedi) Condizioni GeneraliOrganizzazione Professionale: sono a cura e a carico di Design Net World unicamente gli aspetti culturali e professionali dell’iniziativa, per tutto ciò che attiene alla scelta delle località, scelta e organizzazione del programma di visite, con professionisti qualificati, scelta e organizzazione degli incontri, dossier informativo sul viaggio. Quota individuale di partecipazione Organizzazione tecnica a cura dell’agenzia viaggi tutto ciò che riguarda l’organizzazione de viaggio, i pernottamenti, i trasferimenti, e quanto altro è di esclusiva competenza dell’agenzia viaggi. Quota individuale di partecipazione Comprende: Voli aerei di linea a/r; tasse aeroportuali, 3 pernottamenti presso hotel 3 stelle; colazione a buffet; assicurazione medica Viaggi Sicuri; trasferimenti in pullman come da programma (aeroporti di partenza Linate e Bologna). Adesione da inviare via fax, entro il 15 maggio a- Design Net World con copia bonifico bancario Fax. 0541 742167 - Legend Viaggi, con copia bonifico bancario Fax. 0541 54364 Qualifica professionale; |
|
Tutto il materiale in questo sito è copyright © Franco Ponticelli E' vietata la riproduzione anche parziale. Buildlab.com e Franco Ponticelli non sono collegati ai siti recensiti e non sono responsabili del loro contenuto. Tutti i marchi e i loghi citati sono proprietà dei rispettivi proprietari. |