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Primi passi per l'esercizio della professione di Architetto

autore: Valentina Nobile [email: valentina@studiomari.com]
pubblicato il : 13-10-2001
Adempimenti correlati all'iscrizione all'ordine degli architetti ed alle pratiche di apertura dell'attività professionale ai fini IVA secondo l'attuale normativa italiana.

Il titolo di Architetto spetta esclusivamente a chi ha conseguito la Laurea in architettura. Per l'esercizio della professione è necessario iscriversi all'Albo degli Architetti, dopo aver superato l'esame di Stato disciplinato dal Regio decreto 23-10-1925, n. 2537. L’autorità giudiziaria e le pubbliche amministrazione possono conferire gli incarichi e le perizie relativi all'oggetto della professione solo agli iscritti all'albo.

L'Albo degli Ingegneri e degli Architetti è presente in ogni provincia d’Italia, presso il relativo ordine ed ha sede nel capoluogo: esso è competente all'iscrizione degli architetti aventi la residenza nella circoscrizione del collegio stesso. Per ogni iscritto, l’Albo riporta i seguenti dati: cognome e nome, l'anno di nascita, la residenza, la data di iscrizione, la data e la natura del titolo in base al quale si è abilitati all'esercizio della libera professione, con eventuale indicazione dell'autorità da cui è stato rilasciato. Per l'iscrizione all'albo è necessario aver superato l'apposito esame di Stato di cui al Regio decreto 23-10-1925, n. 2537. Non può comunque essere iscritto nell'albo chi, per qualsiasi titolo, non abbia il godimento dei diritti civili.

Come si presenta la domanda di iscrizione all’Albo


Per ottenere l'iscrizione nell'Albo degli Ingegneri e degli Architetti, va presentata domanda su carta bollata e firmata dal richiedente presso la Presidenza dell'Ordine nella cui circoscrizione ha sede il richiedente, corredata della seguente documentazione:
I certificati possono essere sostituiti da una dichiarazione sostitutiva o autocertificazione senza autentica di firma (vedi semplificazione atti amministrativi ex legge “Bassanini” n. 127/97).
Entro tre mesi dall’avvenuta presentazione, il Consiglio dell'Ordine emette una delibera motivata: tale delibera verrà notificata entro 5 giorni all'interessato c/o lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.
Contro la deliberazione è ammesso ricorso presso l'Assemblea Generale dell’Ordine entro 1 mese dalla notifica: contro quest’ultima è ammessa impugnazione dinnanzi al Consiglio Nazionale degli Architetti, entro trenta giorni dalla data notifica, trasmettendola alla segreteria del Consiglio Nazionale c/o lettera raccomandata di cui la ricevuta postale costituisce prova dell'avvenuta trasmissione.


Adempimenti correlati all’inizio attività


Il primo passo da fare per iniziare l’attività è l'apertura della partita IVA, requisito essenziale per intraprendere una qualunque attività economica a carattere commerciale, artistico, professionale nel territorio italiano. L’IVA o Imposta sul Valore Aggiunto è un'imposta indiretta che colpisce le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nell'esercizio di imprese, arti e professioni nel territorio italiano.
Per effettuare tale apertura, occorre compilare l’apposita modulistica, reperibile presso un qualsiasi ufficio IVA, nonché dai maggiori negozi di forniture per l’ufficio, come ad esempio Buffetti o Pirola. Il modello per l'iscrizione, la variazione dati e la cessazione è sempre lo stesso, l’AA7/6 “soggetti diversi dalle persone fisiche”, e deve essere compilato e sottoscritto in duplice copia.
Tutte le pratiche presso l'Ufficio I.V.A. possono essere fatte direttamente dal soggetto interessato o da un delegato, cui deve essere consegnata una fotocopia (fronte e retro) della carta d'identità o di altro valido documento d'identità del soggetto che effettua la delega: in tal caso occorre compilare il relativo riquadro con i dati del delegato. Chiunque si presenti allo sportello dell'Ufficio I.V.A. per l’effettuazione di tali pratiche, poi, deve esibire un documento d'identità.


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