Nell'ambito della Ventesima Esposizione Internazionale "La memoria e il futuro" la Triennale di Milano presenta Nuova Architettura tedesca. Per una modernità riflessiva, prima uscita europea dopo la presentazione a Berlino nel luglio 2002. La mostra, concepita dalla Camera degli Architetti di Amburgo, mette in luce la migliore produzione architettonica degli anni Novanta in Germania, anni caratterizzati da trasformazioni radicali in ambito politico, sociale e culturale. Due giurie, una tedesca e una internazionale, hanno selezionato 25 recenti opere progettate da architetti tedeschi. Una selezione che rappresenta le più avanzate firme della contemporaneità in Germania.Non solo questi progetti saranno presenti in mostra, ma anche il contesto nel quale questi architetti si sono formati e le correnti architettoniche più importanti in Germania dal secondo dopo guerra come Behnisch & Partner, Gottfried Böhm, Josef P. Kleihues, Daniel Libeskind, Oswald Mathias Ungers.
Solo partendo dal confronto con le tradizioni dell'arte della costruzione è possibile individuare i nuovi sviluppi delle generazioni successive.
Ad integrazione della mostra è prevista una sezione dedicata al progetto della nuova Biblioteca Europea progettata per Milano da Bolles and Wilson, vincitori di un concorso internazionale realizzato nello scorso anno per la costruzione di uno dei complessi bibliotecari e culturali più grandi d'Europa e che illustreranno il loro progetto in Triennale a conclusione di un ciclo di conferenze pubbliche che vedrà la presenza di autori e critici tedeschi quali Hans Kollhoff, Sauerbruch and Hutton e Hadi Teherani, Werner Sobek e Markus Allmann.
Nonostante lo scambio d'idee e di confronti a livello mondiale, di una formazione internazionale, di collaborazioni multinazionali e studi di architettura che lavorano anche oltre i confini nazionali, questa mostra, curata da Ullrich Schwarz, sostiene la necessità di guardare l’attività progettuale di questi architetti nell'influenza da essa esercitata sull'ambiente culturale e artistico dei loro centri di vita e di lavoro e negli interessi delle generazioni successive orientati nella medesima direzione.
La nuova architettura tedesca non può essere forzata in schemi formali o programmatici, non appartiene a una scuola, a tendenze o a una chiara linea di tradizione. Sovrapposizioni, contaminazioni, trasformazioni e forme ibride dominano la scena senza essere provocatorie. Moderata, senza ostentazioni di superiorità, riflessiva in modo consapevole, senza falsa ansia di progresso. È l'architettura dell'autocritica della modernità.
La mostra rappresenta all'interno della XX Esposizione internazionale "La memoria e il futuro" una necessaria finestra su una delle realtà culturali e sociali più avanzate d'Europa e insieme uno stimolo al confronto tra due culture architettoniche.
Questa mostra inaugura una serie di approfondimenti tematici sulle realtà più ricche e sperimentali sulla scena dell'architettura e del design europeo che occuperanno una parte importante di questa seconda fase della XX Triennale.
Conferenze pubbliche:
Giovedì 6 febbraio 2003
I. Berlino – costruzione della città contemporanea
Hans Kollhoff
Moderatore: Vittorio Magnago Lampugnani
Giovedì 13 febbraio 2003
II. La forma insolita
Sauerbruch/ Hutton
Hadi Teherani
Moderatore: Marco de Michelis
Giovedì 20 febbraio 2003
III. Per una modernità riflessiva
Werner Sobek
Markus Allmann
Moderatore: Ullrich Schwarz
Giovedì 6 marzo 2003
IV. Milano - Europa
Bolles/ Wilson
Moderatore: Luca Molinari
Inaugurazione: lunedì 13 gennaio 2003, ore 18.30
14 gennaio – 14 marzo 2003
Orario: 10.30 – 20.30, chiuso il lunedì
Ingresso: fino al 21 gennaio: € 5,00 - 3,00 e 2,00
dal 22 gennaio: Nuova architettura tedesca + Dominque Perrault € 7,00 - 5,00 e 3,00