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pagina stampata il 26-11-2010 [www.buildlab.com]

miniatura della fotografia a colori del panorama della cittadina medioevale Massa Marittima (fonte: opuscolo "La Maremma e il suo territorio" della Azienda di Promozione turistica di Grosseto)

Massa Marittima nobile cittadina medioevale fra le Colline Metallifere e la Maremma

autore: Chiara Garroni [email: kgikwv@tin.it]
pubblicato il : 20-1-2002
Massa Marittima è un capolavoro di urbanistica, con una piazza originale, irregolare, dove si affacciano veri gioielli di architettura medioevale, primo fra tutti il duomo romanico gotico pisano.

Fra le Colline metallifere e la Maremma sorge, a 380 metri di altitudine, Massa Marittima, nobile cittadina di straordinaria bellezza, ricca di monumenti del periodo medioevale, quando fu prospero Comune. Posta ad una ventina di chilometri dal mare di Follonica, deve il suo nome a “Marittima regio”, l’appellativo che dal IX secolo assunse la fascia costiera da Cecina a Civitavecchia.

fotografia a colori del panorama della cittadina medioevale Massa Marittima (fonte: opuscolo "La Maremma e il suo territorio" della Azienda di Promozione turistica di Grosseto)

Le sue origini sono incerte, ma acquistò importanza quando vi fu trasferita da Populonia, distrutta dai pirati nella prima metà del IX secolo, la sede vescovile. Nel 935 Massa Marittima fu distrutta dai Saraceni, ma risorse più ricca di prima e nel Medioevo fu fiorente Comune, soprattutto per lo sfruttamento delle vicine miniere di rame e d’argento. Nel 1225 la cittadina assunse un nuovo assetto istituzionale con lo Statuto che diede vita alla Repubblica massetana sottraendo le residue prerogative vescovili. A questo aspetto politico amministrativo corrispose un piano urbanistico di grande respiro, che integrò la ristrutturazione della città vecchia, baricentro dei poteri civici, e la pianificazione della espansione urbana nella città nuova. Massa Marittima prese parte alle lotte fra le città toscane finché nel 1335 fu incorporata stabilmente dai Senesi nel loro Stato. Passò poi, con Siena, sotto il dominio mediceo, ma a causa della malaria decadde per risorgere solo nel XIX secolo, dopo le bonifiche delle paludi maremmane volute dal granduca Leopoldo II.
Il figlio più illustre di Massa Marittima è Bernardino Albizzeschi, il frate predicatore nato nel 1380 che divenne santo col nome di San Bernardino da Siena. In suo onore il 20 maggio di ogni anno, o la domenica successiva, si svolge il Balestro del Girifalco, gara in costume medioevale con balestrieri, armigeri e sbandieratori. I giovani di Massa, appartenenti ai terzieri di Città vecchia, Città nuova e Borgo, scagliano dardi sulla sagoma di legno del falco reale, predatore un tempo presente nella zona in numerosissimi esemplari. Il premio per il vincitore è un dardo d’oro, un palio va al terziere cui appartiene. La manifestazione viene ripetuta la seconda domenica di agosto.
Il centro artistico della città vecchia è piazza Garibaldi, di forme irregolari ed in leggero pendio, costituita da elementi assai innovativi. Nell’evoluzione urbanistica medioevale è la prima volta che uno spazio urbano ordina, al suo interno ed intorno, l’intera serie di edifici che sostengono la vita pubblica: nella piazza infatti sorgono la cattedrale, il campanile, il palazzo vescovile, il palazzo pretorio, il palazzo del Comune con la torre, la loggia.

fotografia a colori della cattedrale romanico gotico pisana, nella cittadina Massa Marittima (autore: Giorgio Visconti)fotografia a colori della facciata della cattedrale romanico gotico pisana, nella cittadina Massa Marittima (autore: Giorgio Visconti)

Sul lato meridionale spicca il duomo, magnifico esempio di arte romanico gotica, che si eleva sopra un’alta gradinata, disposto diagonalmente rispetto agli altri edifici dei due lati della piazza. Il risultato è una visione molto dinamica, una ricchezza di visuali, un intreccio di angolature che rendono il luogo unico, straordinario e indimenticabile.
Il duomo, dedicato a San Cerbone, è uno dei massimi capolavori dell’architettura romanico gotica pisana. Iniziato nel XII secolo, fu ampliato fra il 1287 ed il 1304 con la costruzione del presbiterio e dell’abside.
La maestosa facciata presenta nell’ordine inferiore 7 archi ciechi con decorazione di rombi e tre oculi. Gli archi di destra sono leggermente più stretti di quelli a sinistra, per aumentare l’effetto prospettico della fronte, obliqua rispetto alla piazza, e per lo stesso motivo il portale appare un po’ spostato a sinistra rispetto al culmine dell’arco centrale. L’architrave del portale è ornato di rilievi che rappresentano alcuni episodi della vita di San Cerbone, vissuto nel VI secolo: da sinistra il corpo del santo trasportato in barca dall’isola d’Elba a Populonia, la liberazione del santo esposto agli orsi per ordine di Totila, i legati pontifici dissetati col latte di cerva, il santo accompagnato da oche si presenta al papa Vigilio, la celebrazione della Messa in presenza del papa. Sopra ai capitelli vi sono mezze figure di leoni.
L’ordine superiore della facciata è costituito da un loggiato a 5 arche ornate, le cui esili colonne poggiano in parte sui simboli degli Evangelisti.

fotografia a colori dei bassorilievi sul portale della cattedrale romanico gotico pisana, nella cittadina Massa Marittima (autore: Giorgio Visconti)fotografia a colori della parte alta della facciata della cattedrale romanico gotico pisana, nella cittadina Massa Marittima (autore: Giorgio Visconti)

Sul muro di fondo si apre un grande rosone. In alto il timpano, con una elegante loggia a 10 arcate su colonne. Le tre colonne centrali poggiano su un cavallo, un uomo inginocchiato ed un grifone. Il muro di fondo è ingentilito da una quadrifora ogivale, che è stata aggiunta successivamente come i tre pinnacoli che incoronano la facciata. Nel fianco destro continua la decorazione con tre arcate cieche, quindi 18 metri di muro liscio, con portale chiuso, poi ancora 4 arcate con un secondo portale. Nel fianco sinistro, visibile dalla piazza, 13 archi ciechi con due portali. In alto il muro è a righe bianche e verdi, con decorazione ad archetti. In fondo vi è il campanile quadrangolare , aperto da bifore, trifore, quadrifore e pentafore. Attorno al cono di copertura vi sono 4 esili pinnacoli. Il campanile è stato in gran parte ricostruito intorno al 1920.
L’interno, maestoso e luminoso, è a tre navate su colonne di travertino di altezza disuguale, con capitelli finemente scolpiti e variamente ornati. Nella facciata interna si possono vedere resti di affreschi del XIII-XIV secolo ed una vetrata policroma nel rosone.
All’inizio della navata destra si trova il battistero, vasca rettangolare in un solo masso di travertino con splendidi rilievi di Giroldo da Lugano (1267), che rappresentano scene del Nuovo Testamento e della vita di San Cerbone. Dal centro del fonte battesimale si alza un tabernacolo di marmo del 1447, con 12 nicchie contenenti statuette di Profeti e Patriarchi, e sormontato dalla statua di San Giovanni Battista. In un angolo, bella ed originale acquasantiera in marmo, della fine del XIII secolo. Altre opere d’arte di grande importanza sono un bassorilievo dell’XI secolo, un crocifisso ligneo policromo di Giovanni Pisano, una pala raffigurante la Madonna delle Grazie, opera di alta qualità attribuita, almeno per i volti, a Duccio di Buoninsegna.
Sotto l’abside si trova l’Arca di San Cerbone, capolavoro della scultura trecentesca.

fotografia a colori del battistero all'interno della cattedrale, nella cittadina medioevale Massa Marittima (fonte: opuscolo "La Maremma e il suo territorio" della Azienda di Promozione turistica di Grosseto)fotografia a colori dell'Arca di San Cerbone all'interno della cattedrale, nella cittadina medioevale Massa Marittima (fonte: opuscolo "La Maremma e il suo territorio" della Azienda di Promozione turistica di Grosseto)

E’ una grande urna marmorea del 1324, scolpita da Goro di Gregorio in altorilievo. Ai 4 lati vi sono scolpite 8 scene della leggenda di San Cerbone, mentre il coperchio a 4 spioventi è decorato da 10 medaglioni a rilievo, con il santo morto vegliato da Angeli, Profeti e Santi.

Il palazzo pretorio ed il palazzo comunale

Tornando sulla piazza, lungo il lato ovest sorgono il palazzo pretorio ed il palazzo comunale.
Il primo è un severo edificio del 1230 in travertino, è aperto da bifore e decorato da 30 stemmi, 20 dei quali quattrocenteschi.
Il palazzo comunale è un edificio romanico che ingloba la duecentesca Torre del Bargello e due case-torri trecentesche.

fotografia a colori del palazzo Pretorio in piazza Garibaldi, nella cittadina Massa Marittima (autore: Giorgio Visconti)fotografia a colori del palazzo Comunale in piazza Garibaldi, nella cittadina Massa Marittima (autore: Giorgio Visconti)

E’ a tre piani di bifore, con merlature aggiunte di recente. In basso, fra i due archi del pianterreno, vi è un bassorilievo rappresentante la lupa senese, di Urbano da Cortona (1468). All’interno affreschi del ‘500, ed altri precedenti, fra cui uno dei più puri capolavori della pittura senese, la Madonna col Bambino in trono fra Angeli e Santi (fra i quali, ovviamente, San Cerbone), di Ambrogio Lorenzetti (1330).
Fra la città vecchia e quella nuova vi è la Porta alle Silici, cui si giunge da via Moncini, che nel tratto terminale si impenna in erta salita a gradoni.
La Porta alle Silici è unita alla duecentesca Torre dell’Orologio da un ardito arco, e tutt’intorno si snodano le costruzioni della fortezza senese.
Ma come in tutte le cittadine toscane non è il singolo monumento, pure mirabile, che rende indimenticabile la visita. Quello che resta negli occhi e nel cuore è l’atmosfera particolare che si respira camminando nelle strade animate, fra le case medioevali, le botteghe artigiane, gli oggetti raffinati nelle piccole vetrine, gli archi, le piazzette, che offrono sempre scorci deliziosi ed angoli incantevoli.

fotografia a colori della porta delle Silici che collega la città vecchia con la città nuova, nella cittadina Massa Marittima (autore: Giorgio Visconti)fotografia a colori di un vicolo medioevale, della cittadina Massa Marittima (autore: Giorgio Visconti)

Massa Marittima in particolare ha preservato una suggestione unica dell’antica immagine urbana, e paradossalmente è stata la malaria che ha contribuito a farlo. Come si dice, non tutti i mali vengono per nuocere!

COLLEGAMENTI
Girando nei borghi italiani
indirizzo web: http://www.girando.it/
Sito amatoriale costruito da un ammiratore degli stupendi paesaggi che l'Italia ci offre. Questo sito vuole offrire una descrizione sintetica, anche fotografica, di alcuni luoghi, soprattutto di quelli poco conosciuti.
Regione Toscana
indirizzo web: http://www.regione.toscana.it/
Sito della Regione Toscana.
Portale Cerca in Toscana
indirizzo web: http://www.cercaintoscana.com/
Cerca in Toscana è un elenco di risorse territoriali organizzato in categorie e sottocategorie.

LIBRI
miniatura della copertina del libro 'Toscana' del Touring Club Italiano Toscana
Milano (2001)
Le Nuove Guide Oro
Una guida per capire e approfondire la varietà del paesaggio toscano e della sua natura; la sua lunga storia e il suo ricco patrimonio letterario; le sue tradizioni e le sue realizzazioni architettoniche. Infine, la Toscana vista da pittori e scrittori. Il volume propone 11 itinerari di visita: dal suo capoluogo, Firenze, attraverso grandi e piccole città d'arte di cui la regione è ricca, alle vaste foreste appenniniche, ai paesaggi di tufo del Sud, agli scenari dell'arcipelago toscano. In più, tutte le informazioni utili per preparare il viaggio e il soggiorno e 12 pagine di atlante cartografico.
ISBN: 8836519326
Guida d'Italia dell'Istituto geografico De Agostini
(1994)
ISBN: 88-402-9469-4
Italia da scoprire, viaggio nei centri minori
Bergamo (1996)

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