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pagina stampata il 26-11-2010 [www.buildlab.com]

miniatura della fotografia a colori della Necropoli di Apollonia da dentro un'auto (fonte: Massimo De Benedetti)

Libia: cronaca di un paese - Girando per le città della Pentapoli (IV parte)

autore: Massimo De Benedetti [email: massimo.db@libero.it]
pubblicato il : 18-7-2002
La parte più verde e coltivata della Libia insieme alla parte più misteriosa: Cirene, le città della Pentapoli.

Questa area comprende le più interessanti vestigia greche ed ellenistiche della Cirenaica.
Dopo il tratto montagnoso e verde, la strada ridiscende, i campi sono tutti verdi e coltivati intensamente, si vedono, a distanza regolare l'una dall'altra, case coloniche: È la zona popolata dagli italiani stabilitisi in Libia 70 anni fa, che avevano reso la zona un'unica coltivazione.
È rimasta molto bella e verde, peccato che le case coloniche, tutte uguali, sono state lasciate in abbandono, probabilmente per dispregio, a causa dell'occupazione italiana. A fianco, un po' discosta, la popolazione locale si è costruita, alla bell'e meglio, un'abitazione che guarda con invidia la bianca casa abbandonata andare in rovina.
Benghazi è simile a Tripoli, ma molto più moderna: è città portuale, e la gente è allegra e lavoratrice: parlando con essa, ci si accorge di una evidente rivalità con la capitale, come in Italia tra Milano e Roma: si sentono le proteste contro il Potere centrale, che concentra altrove gli investimenti (e spesso viene nominata Sirte, la città di Gheddafi), e le battute contro "Tripoli ladrona" si sprecano: come si vede, tutto il mondo è paese.
Da Benghazi la strada prosegue, un po' verso l'interno, per Cirene ed il suo porto dedicato, Apollonia. Tolemaide è un po' fuori dalla strada principale e bisogna aver e tempo sufficiente per visitarla; non bisogna dimenticare che non ci sono bar, autogrill, alberghi, e anche i distributori sono limitati.
Cirene - Anche Cirene ha bisogno del suo tempo per essere visitata, perchè è molto vasta e costruita su un pianoro montagnoso, in realtà due colline, cosa che è anche la sua caratteristica più importante: dalla cima, si gode di una magnifica visuale fino al mare.
Qui ancor più che altrove, sembra di visitare il proprio museo privato, all'aperto. Quando vi andai, nel 1999, non contai più di 10 visitatori. L'area della città è amplissima e si sviluppa lungo tutta la montagna. Gli scavi sono perennemente in corso, e vanno avanti a campagne, che durano solo qualche mese, per lo più da parte di spedizioni archeologiche straniere.
La maggior parte dei monumenti è in condizioni peggiori che a Sabratha e Leptis, probabilmente a caudsa del vento e del dilavamento dell'acqua, fenomeni che qui sono più presenti che altrove.
Ciò dà a volte un senso di tristezza e di abbandono che ti accompagna durante la visita. Scenograficamente, comunque, la città è magnifica e vorresti avere più tempo.
Usciti dalla visita di Cirene, e proseguendo lungo il costone del pianoro, per scendere verso il mare ed Apollonia, la strada "entra" letteralmente nella necropoli:

fotografia a colori della Necropoli di Apollonia (fonte: Massimo De Benedetti)

sia verso monte che verso valle, a perdita d'occhio, si vedono centinaia di tombe scavate nella roccia, di fattezze simili a quanto si vede in Asia Minore e in Grecia, con motivi in rilievo che ripetono architravi, porte d'ingresso o addirittura disegni su legno.
Tutta la montagna ne è piena e viene veramente voglia di fermarsi e proseguire a piedi, tale è l'impressione che questo secolare cimitero incute ai visitatori.

fotografia a colori della Necropoli di Apollonia da dentro un'auto (fonte: Massimo De Benedetti)

Dalla strada si vede in basso il mare e un po' più lontano l'abitato di Susah, la moderna Apollonia.
Apollonia - Merita una visita per alcune vere "chicche". Prima di tutto, un minimuseo con 2 caratteristiche: interi tronchi di alberi fossili enormi e un guardiano che ti segue dappertutto, come se temesse che si portasse via qualcosa della collezione di reperti, invero piuttosto modesta; poi, gli scavi, che si sviluppano lungo il costone sopraelevato sul mare: infatti la parte portuale (Apollonia era il porto di Cirene) è stata ripresa dal mare stesso, nel quale, mentre il sudato turista prosegue la visita sotto il sole cocente, i maschi locali (solo loro!) si tuffano incuranti dei secoli sovrastanti.
Apollonia continuò a vivere a lungo fino al 6°-7° secolo d.C., ed ecco quindi alcune basiliche cristiane e biizantine con tutte le colonne in piedi.

fotografia a colori del teatro di Apollonia (fonte: Massimo De Benedetti)

Da ultimo, il teatro: una "bomboniera" non serve descriverlo, basta guardare una fotografia!
Se si riesce, consiglio di farsi accompagnare nella visita dal responsabile degli scavi: è un libico, ha studiato a Perugia; l'aria è modesta, ma gli occhi si accendono a sentire parlare italiano.
Ultimi appunti di viaggio - Il ritorno deve essere affrontato con grande pazienza: se si vuole tornare direttamente a Tripoli, bisogna programmarsi mentalmente 1200-1300 chilometri, cosa abbastanza folle, ricordando quanto già detto (è tutto deserto!!), e comunque, anche fermandosi a Benghazi, sono sempre 800-900 chilometri da lì a Tripoli. Bisogna ricordarsi di portare: acqua, panini, cassette di musica, scarpe comode e ... carta igienica: come è ben noto, non ci sono toilettes nel deserto!
E, arrivati a Tripoli, oggi nel 2002, non ci sono più i problemi di una volta: molte compagnie aeree fanno scalo a Tripoli e, anche se ancora oggi l'aeroporto è più piccolo di quello di Vergiate, e tutto sembra provvisorio, si tratta sempre di poco più di 2 ore di volo e si ritorna alle nostre coca cola, alle code in autostrada, ai telefonini, agli scioperi dei mezzi pubblici ... Questa sì che è la vera civiltà!!!

BIOGRAFIE
De Benedetti, Massimo
indirizzo web: http://www.buildlab.com/bio/35
In 35 anni ha visitato per lavoro quasi tutti i paesi musulmani ...

COLLEGAMENTI
Immagini su Gadames
indirizzo web: http://web.iuav.it/iuav/Didattica/Pagine-dei/Salzano/Pagine-per/Viaggiando/Gadames.ppt_cvt.htm
Immagini e informazioni su un Tour fatto a Gadames in Libia
Libia, vivere sull'orlo del deserto
indirizzo web: http://erewhon.ticonuno.it/arch/1999/altrove/libia/libia2.htm
Materiale informativo sulla Libia. Articoli e immagini sulle origini,la storia e le tradizioni di Gadames. Piccola città che si trova sul confine tra Libia, Tunisia e Algeria.
Lonely Planet Guides
indirizzo web: http://www.lonelyplanet.com/destinations/africa/libya
Sito interamente dedicato al viaggiatore...tutto quello che deve sapere in ogni occasione!! Storia, geografia, cultura, soldi, attrazioni, attività...

LIBRI
miniatura a colori della copertina del libro 'Libya: The Lost Cities of the Roman Empire' (fonte: internetbookshop.it) Libya: The Lost Cities of the Roman Empire
Antonio Di Vita, Ginette Di Vita-Evrard, Lidiano Bacchielli, Robert Polidori
Cologne (1999)
ISBN: 3895088447
Libia
Ham Anthony
Torino (2002)
Guide EDT/Lonely Planet
La guida presenta le pitture rupestri del Jebek Acacus, le rovine della romana Leptis Magna e della pentapolis greca, i volti più antichi della sabbiosa porta all'Africa che incanta con il Sahara e le sue città d'oasi di mattoni di fango, seduce con gli sfarzosi e colorati mosaici delle moschee ottomane, e con i vicoli e i suq della Medina di Tripoli, città sposa del Mediterraneo per l'eleganza e il candore dei palazzi. Due sezioni sono dedicate ai siti archeologici di Leptis Magna e Cirene; una guida del museo Jamahiriya; i segreti dei popoli indigeni; un utile glossario e una guida linguistica.

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