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L'installazione 'il ponte di Cesare' di Massimo Scolari

località: Vicenza
inizio: 07-09-2002
conclusione: 03-11-2002
realizzazione: Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio

Nella corte del Museo Palladio in palazzo Barbaran da Porto a Vicenza, è presente l'installazione di Massimo Scolari che evoca il ponte con cui Giulio Cesare varcò il Reno nel 55 a.C. durante le guerre di Gallia.
L'installazione di Scolari è realizzata in concomitanza con la mostra "John Soane i ponti in legno svizzeri. Architettura e cultura tecnica da Palladio ai Grubenmann" – in corso nel Museo Palladio sino al 3 novembre prossimo – che dedica un'intera sezione all'interesse degli uomini del Rinascimento per il leggendario ponte di Cesare. È lo stesso Cesare a descrivere la particolarità della grande struttura, nelle pagine del De Bello Gallico: un sistema di incastro di travi e piloni, capace di serrarsi al crescere della pressione della corrente del fiume. Dopo due secoli di studi e tentativi di ricostruzione – da Leon Battista Alberti a Girolamo Cardano – è Andrea Palladio a ricostruire esattamente il funzionamento del ponte, come dimostra uno schizzo ritrovato da Howard Burns fra i disegni palladiani di Londra, che mostra il giunto delle travi in tensione proprio per l'inflettersi della struttura sotto i carichi.
Disegnata da Palladio in una pagina famosa del suo trattato I Quattro Libri dell'Architettura (Venezia, 1570), la ricostruzione palladiana del ponte di Cesare è stata restituita da Massimo Scolari che ha deciso di realizzarne in legno la parte fondamentale: il sistema delle due fibule che sotto la pressione dell'acqua serrano insieme piloni e architrave. A integrazione dell'illustrazione dei Quattro Libri, Scolari ha messo in tensione le fibule legandole con funi secondo una tecnica antichissima nota come "nodo spagnolo".
Per rappresentare la grandiosità della costruzione di Cesare – il ponte, lungo quasi cinquecento metri, fu costruito in dieci giorni – Scolari ha deciso di raddoppiare le dimensioni degli elementi rispetto a quelle originali, e proseguendo con l'architrave oltre il muro di fondo del cortile, ha lasciato all'immaginazione di ognuno l'ideale completamento della gigantesca opera. La rielaborazione dei disegni palladiani è a cura del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio con l'Azienda Municipalizzata Conservazione Patrimonio e Servizi di Vicenza. La realizzazione è di HABITAT LEGNO spa di Edolo (Bs), con la consulenza tecnica di Franco Laner.
Pittore e studioso della rappresentazione, docente universitario fra Europa e Stati Uniti, Massimo Scolari è autore di famose installazioni come l'"Arca" (XVII Triennale di Milano, 1986), la camera ottica "Oltre il Cielo" alla Biennale di Venezia del 1984 o le grandi "Ali" per la Biennale del 1991. Una sua mostra personale di olii e acquarelli si è appena conclusa a Mosca, al Museo di Belle Arti Puskin.
Venerdì 13 settembre, alle ore 20.30, nel Museo Palladio si inaugurerà la mostra degli studi preparatori e dei disegni di Massimo Scolari per la realizzazione vicentina.
Con l'installazione di Scolari, il Museo Palladio di palazzo Barbaran da Porto si conferma come luogo dove la riflessione sul passato è capace di generare interventi contemporanei. Come già nel 2000 con l'intervento di Juan Navarro Baldeweg, ciò è stato reso possibile grazie al sostegno di Dainese spa.

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