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pagina stampata il 26-11-2010 [www.buildlab.com] |
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Il Centro nazionale per le arti contemporanee: una nuova istituzione |
autore: buildlab.com pubblicato il : 13-6-2002 |
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L'idea principale che definisce il progetto è direttamente legata alla finalità dell'edificio come espositore di arti visive. |
Il bando di concorso prevedeva una struttura "diffusa" con la presenza di vari "poli" museali: il Museo di architettura e il Museo delle arti del XXI secolo con annessi qualificati servizi per la ricerca e la conservazione e spazi per gli eventi dal vivo.
Tra i 15 progetti selezionati per la seconda fase vince il progetto dell'architetto anglo- irachena Zaha Hadid, scelto per la sua capacità di integrarsi nel tessuto urbano e per la creatività della soluzione architettonica proposta.
A seguito della nomina del vincitore e grazie ai 125 miliardi di finanziamento disposti dalla legge 237 del 1999, è stato dato avvio alla progettazione preliminare che si è conclusa nel febbraio 2001.
Il progetto preliminare ha sviluppato con coerenza la prima idea progettuale che riprende la specificità del linguaggio architettonico di Zaha Hadid: l'idea di una forma architettonica ad andamento orizzontale composta da elementi seriali intrecciati in cui prevale uno spettacolare uso della luce zenitale, con un campus delimitato da edifici semi-indipendenti ed aperto alla circolazione pubblica.
La valutazione economica del progetto preliminare ha consentito di quantificare i costi dell'opera che superano il finanziamento della Legge 237/99.
In questo quadro si è ritenuto di proseguire per il progetto definitivo (dicembre 2001) procedendo per lotti funzionali.
Il progetto del resto, si presta ad essere articolato in due lotti funzionali grazie alle sue caratteristiche distributive e tecnico-funzionali. Il primo lotto funzionale nell'edificio principale contiene il Museo del XXI secolo, il Museo di architettura con annessi i principali servizi.
Il concetto originale espresso in fase di concorso e ribadito nel preliminare – ovvero l'idea di un campus aperto alla circolazione pubblica – è stato ampiamente mantenuto nel definitivo.
L'idea principale che informa il progetto è direttamente legata alla finalità dell'edificio come espositore di arti visive. Il sito è "solcato" da spazi espositivi, pareti che attraversano lo spazio. L'intersezione delle pareti definisce spazio interno e spazio esterno. Il visitatore è invitato in uno spazio denso e continuo piuttosto che in un singolo volume compatto. Gli spazi interni sono coperti da un tetto in vetro che inonda lo spazio di luce naturale filtrata dalle orditure strutturali del solaio. Questi elementi architettonici sottolineano la linearità del sistema spaziale e aiutano ad articolare le varie direzioni, sovrapposizioni e biforcazioni nel sistema delle gallerie.
La linearità levigata delle pareti facilita la circolazione attraverso il campus e all'interno delle gallerie, tra gli oggetti esposti.
A livello urbano la volumetria si pone in continuità con l'orientamento orizzontale dell'area, contrapposto agli edifici più alti che la circondano e crea nuove connessioni collegando via Guido Reni con via Masaccio e via Poletti, sfociando in piazza Mancini. Il percorso pedonale che attraversa il sito segue la morbida sagoma del museo, scivolando sotto gli elementi in aggetto degli edifici. Gli interni si mostrano attraverso numerosi scorci. Di sera sia il percorso che le pareti esterne degli edifici saranno illuminate dal basso, creando nuovi e suggestivi scorci.
Ufficio stampa:
DARC Beatrice Fabbretti 063202007 - 3356419189
EPR Comunicazione Rita Cristofari 06681621
cristofari@eprcomunicazione.it
MN Comunicazione Laura Falcinelli 0685376369 – 3482814527
falcinelli@mnitalia.com
237/99 La legge che istituisce il Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee.
26.000 mq La superficie totale del Centro, al quartiere Flaminio, tra via Guido Reni e Piazza Mancini, così suddivisa:
10.000 mq Museo del XXI Secolo
3.000 mq Museo di Architettura
5.600 mq Spazi per ativittà comuni del centro: Spazi per eventi dal vivo; Laboratorio per le produzioni sperimentali; Biblioteca; Polo educativo; Accoglienza generale e accoglienza speciale; Esposizioni Temporanee
3.900 mq Servizi e uffici: Arrivo e partenza opere, Magazzini. Registrazione, Labor, Fotografico; Depositi; Officine e Magazzini delle attrezzature espositive; Laboratorio di conservazione; Uffici
2.500 mq Spazi per l'intrattenimento, attività commerciali, extraistituzionali
1.000 mq Servizi Tecnici e di Sicurezza, impianti
1.300 mq L'edificio delle ex caserme recuperato finora, che comprende: due sale espositive; deposito opere; servizi per il pubblico
800 mq Gli spazi delle due nuove sale, a disposizione per le mostre.
1.650.000.000 lire La spesa sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per l'intervento di manutenzione straordinaria che ha consentito il recupero dell'edificio come spazio espositivo.
fonte: beniculturali.it (http://www.beniculturali.it/elencovoci/artecontemp/centro/cifre.html)
BIOGRAFIE |
![]() indirizzo web: http://www.buildlab.com/bio/14 Architetto di indiscussa fama internazionale. È fra gli interpreti più significativi del decostruttivismo in architettura. Tiene conferenze in tutto il mondo. |
AZIENDE |
DARC Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanea
Piazza del Popolo, 18 00187 Roma Italia tel. +39 06 32659850 fax. +39 06 3611792 indirizzo web: http://www.darc.beniculturali.it/ |
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