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buildlab.com: off topicGignese - parte 1 |
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data: 2002-04-18 00:21:53 autore: lleffe |
L'abitato di Gignese, è situato a 700 metri d'altitudine sul pendio che dal Mottarone degrada verso il Lago Maggiore. Il paese è posto tra due torrenti: la Fiumetta o Grisana a Nord e la Scoccia o Erno a sud. La leggenda vuole formato il paese da tale Genesio Dotti, fuoriuscito genovese del XII secolo, il quale sarebbe approdato alla foce dell'Erno con la moglie e tre figlie. Qui la moglie sarebbe morta di stenti, e la residua famigliola avrebbe risalito il torrente fino al passo presso l'Agogna fissandovi la dimora. Come ogni bella storia, anche questa si conclude con lieto fine: il matrimonio delle tre ragazze con tre baldi giovani di Vezzo e la nascita del paese. L'economia del passato era essenzialmente legata all'allevamento del bestiame poichè l'altitudine e la posizione non consentono culture cerealicole sufficienti. Altra ricchezza del paese erano i boschi, successivamente sacrificati per formare i pascoli di nuovi alpeggi e solo ai nostri giorni ritornati a coprire col loro verde manto i dossi ormai inselvatichiti dalle felci. La profonda trasformazione operata dal turismo e l'accresciuto benesere ad esso conseguente hanno pressochè cancellato le tipologie arcaiche dell'architettura contadina, caratterizzata da costruzione basse con portali in pietra. Più diffuse sono invece le costruzioni risalenti al sei-settecento. Della fede vissuta in concreto testimoniano gli edifici religiosi come la chiesa parrocchiale dedicata a S.Maurizio. |
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data: 2002-04-18 00:22:46 autore: lleffe |
A levante del paese, al bivio dell'antica strada mercantesca Stresa-Orta con la strada per Nocco, c'era nel 500 un tempietto dedicato alla Purificazione della Vergine, o Madonna di Bretta. Da una statua che qui si venerava, la dedicazione antica si mutò nel secolo scorso in quella attuale a S. Rocco. Legata all'Erno e alle sue piene è la storia della Madonna del sasso. Un viandante travolto dalle acque del torrente in piena invocò Maria ed ebbe salva la vita aggrappandosi ad un masso. Su quel sasso egli fece allora dipingere per voto l'immagine della Madonna del Rosario. Successivamente si pensò di tagliare il masso e di portare l'immagine in una nuova chiesetta inaugurata nel 1939,ed ancora oggi cara ai Gignesini. In seguito al lascito Colla il Municipio s'impiantò nella palazzina che reca impronta dell'estrosità artistica del suo proprietario, l'rchitetto Angelo Colla. |
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data: 2002-04-18 00:23:10 autore: lleffe |
Monumento ai caduti della Grande Guerra, l'edificio delle scuole, costituì un grosso sacrificio finanziario per il paese, ma si rivelò una delle realizzazioni più innovative, sia per la capienza (ospitò la prima sede del Museo dell'ombrello), sia per l'ubicazione. Il Museo, ideato nel 1939 dall'agronomo I. Ambrosini, a cui si deve anche il giardino Alpinia, dal 1976 è allestito nella nuova sede promossa dall'Associazione amici del museo.Il declino del paese sembrava ormai inesorabile se non fosse intervenuto un fatto nuovo e imprevedibile: Il Turismo. All'inizio furono alcuni escursionisti Inglesi a incamminarsi verso il Mottarone per goderne lo straordinario ampio panorama. Quando i mezzi di comunicazione resero più agevoli gli spostamenti il flusso di visitatori che salivano dagli alberghi di Stresa e di Baveno divenne più sostenuto, e così operatori intrapendenti costruirono alberghi nei luoghi migliori per offrire conforto e ospitalità in un ambiente eccezionale. Il turismo d'elite del primo Novecento ha dato una perticolare impronta al paesaggio, contrassegnato dallo stile Liberty. |
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