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progettisti e navigatori: archipoliticaFrank Lloyd Wright : ARCHITETTURA E DEMOCRAZIA |
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data: 2002-11-13 08:48:36 autore: Carlo |
Architettura e democrazia è il titolo di un libro di Frank Lloyd Wright pubblicato in Italia nel 1945 da Rosa e Ballo editori a Milano. Si riferisce ad alcune conferenze tenute da Wright all'Università di Princeton nel 1930. Scrive Frank Lloyd Wright : " ...oggi, nella nostra nuova libertà, con la macchina che agisce da liberatrice della mente umana e da pungolo della coscienza artistica, tocca a noi seppellire definitivamente l'architettura greca che, per noi, non è che veleno pagano. Noi dobbiamo costruire edifici più grandiosi su una base più solida, un ideale di architettura organica che si accordi con l'ideale della vera democrazia. La democrazia è un'espressione della dignità e del valore dell'individuo; questo ideale di democrazia è essenzialmente il pensiero dell'uomo di Galilea, anch'egli umile architetto, di quegli architetti che allora si chiamavano carpentieri. Quando l'architettura in America si espanderà invece di fossilizzarsi, allora, ad una sincerità di vita, corrisponderà una sincerità di forme e l'individualità sarà intesa come nobile attributo di vita. Ecco l'aspetto che dovrà prendere l'architettura della democrazia ... ". Carlo Sarno |
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data: 2002-11-19 21:01:50 autore: Carlo |
C'è il rischio dell'alleanza fra democrazia e relativismo etico. Papa Giovanni Paolo II ha detto al Parlamento italiano : «Le sfide che stanno davanti ad uno Stato democratico esigono da tutti gli uomini e le donne di buona volonta', indipendentemente dall'opzione politica di ciascuno, una cooperazione solidale e generosa all'edificazione del bene comune della Nazione. Tale cooperazione, peraltro, non può prescindere dal riferimento ai fondamentali valori etici iscritti nella natura stessa dell'essere umano. Al riguardo, nella Lettera enciclica Veritatis splendor mettevo in guardia dal "rischio dell'alleanza fra democrazia e relativismo etico, che toglie alla convivenza civile ogni sicuro punto di riferimento morale e la priva, piu' radicalmente, del riconoscimento della verita'" (n. 101). Infatti, se non esiste nessuna verita' ultima che guidi e orienti l'azione politica, annotavo in un'altra Lettera enciclica, la Centesimus annus, "le idee e le convinzioni possono essere facilmente strumentalizzate per fini di potere. Una democrazia senza valori si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia" (n. 46)». |
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