data: 2002-04-06 08:30:20
autore: Carlo
|
Ciao Topogigio, la politica è architettura, la politica secondo me influenza con le sue scelte l'architettura. Basti vedere il ventennio fascista, basti vedere la germania dell'Est prima dell'abbattimento del muro di berlino, la città medievale arroccata intorno alla baronia locale, la città azteca, ecc..
Certo, la politica è uno dei fattori che influenza l'architettura, insieme all'ambiente, alle considerazioni estetiche,alla religione, alla prossemica e comportamenti sociali, ecc., ma comunque è un fattore importante.
La nuova configurazione europea e la sua nuova politica di comunità secondo me produrrà un modo più libero di vivere, un senso dello spazio architettonico più sicuro e democratico, una maggiore consapevolezza dell'importanza di uno spazio di partecipazione e interscambio, un pluralismo etnico-sincronico che sicramente darà origine a proficui sviluppi (per esempio la cutura mediterranea si legherà sempre più strettamente alla cultura anglosassone). Sono fiducioso, e penso che ciò avverrà senza omologazione, senza perdere la diversità locale, in un armonica "unità nella diversità" che è proprio uno dei principi della Nuova Architettura Organica.
Ciao, Carlo. |