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Concorso internazionale Lungolago di Paradiso (Svizzera)

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Nell’agosto del ’99 il comune di Paradiso (Svizzera) ha indetto un concorso internazionale per lo studio di un progetto, mirato a potenziare le esigenze turistiche, di aggregazione sociale e di intrattenimento del comune, integrandole, naturalmente, al tessuto urbano preesistente. Nucleo del lavoro doveva essere lo studio di soluzioni architettoniche ed urbanistiche da applicare alla Riva lago, « bene urbanistico, paesaggistico ed economico che si estende tra sedimi pubblici e privati, [...] assurgendo ad elemento importante della struttura urbana del comune e caratterizzando il paesaggio dell’intera regione del Luganese ».
Per considerare proposte utili e realistiche, sia dal punto di vista dell’investimento finanziario, sia da quello della redditività economica, era fondamentale salvaguardare gli interessi dei privati e, tale richiesta, coincideva essenzialmente nel tutelare le necessità dei tre alberghi, situati sul lungolago, operando in modo che la nuova costruzione non entrasse in conflitto con le loro attività, ma anzi, per quanto possibile, le potenziasse.
Le linee consigliate di sviluppo erano quelle di una passeggiata che avesse come finalità il collegamento pedonale tra i comuni di Lugano e Melide, l’ampliamento e la nuova edificazione degli ormeggi per i natanti, il miglioramento del rapporto tra la riva del lago e il nucleo di Paradiso e, infine, il potenziamento della funzione turistica e delle necessità ad essa legate.
Una delle risposte al bando di concorso è stata quella di un gruppo di giovani architetti:
Matteo Blandino 27 anni, Milano; Paola Di Romano 28 anni, Lugano; Claudio da Cruz Freitas, 25 anni, Faro (Portogallo); classificatisi al 2° posto con il progetto Nature made abstraction.

disegno della pianta in bianco e nero della Tav1000-1044x466pix di progetto del Concorso Internazionale indetto dal Comune di Paradiso (Svizzera) classificato al secondo posto.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO
L’idea portante del loro progetto è la creazione, con l’ausilio di un sistema di piattaforme, di una nuova costa artificiale che vada a prolungare quella già esistente, secondo un’ideale traslazione della sponda verso il lago.
Fondamento del progetto è la considerazione che la costa attuale non permette, in alcun modo, con interventi mirati e frazionari, il proseguimento della passeggiata del quai luganese, rendendo fruibile pubblicamente la riva di Paradiso.
L’intenzione della piattaforma è, perciò, quella di ricreare una nuova promenade, essenziale e lineare.
Non si sono volute progettare isole, elementi puntiformi tenuti insieme più o meno saldamente, ma un percorso, durante il quale si incontrano spazi, pensati per essere fruiti in modo diversificato. La promenade è definita da due piattaforme, di cui una principale e l’altra di raccordo. La piastra principale è inclinata e parzialmente sommergibile (con una pendenza è del 2,5%), vuole determinare il proprio spazio in funzione dell’acqua, inabissandosi o affiorando a seconda della stagione o delle piogge. Anche lo spazio fruibile, di conseguenza, risente dei cambiamenti di livello delle acque del lago, le costruzioni che potrà comprendere saranno temporanee (chioschi, palchi, etc.), la promenade stessa cambierà traccia continuamente, conseguendo un risultato molto simile alla natura di un bagnasciuga.Le piastre, introdotte nel paesaggio, si pongono per tanto, come elemento di mediazione tra l’acqua e la terra.
La scelta del materiale da costruzione diventa, con questi presupposti, estremamente importante. La soluzione adottata è quella di una pavimentazione in legno lamellare mineralizzato, in grado di resistere al logoramento causato dal lago e da tutti gli altri agenti atmosferici. Il legno è posato in listoni di una larghezza variabile dai 15 ai 20 cm. e con una lunghezza di 200 cm. La struttura su cui poggia è di tipo alveolare, realizzata in cemento armato e travi reticolari. Le assi di legno non sono congiunte tra loro, ma lasciano spazio ad un interstizio di circa 2 cm., che deve servire al deflusso delle acque piovane e di quelle lacustri.
Per rendere organico il passaggio tra costa naturale e costa artificiale sono stati studiati
alcuni elementi di cerniera. Quel passaggio, delicato, che dal quai introduce alla piattaforma avviene tramite una piastra di transizione, di piccole dimensioni, che a sua
volta si ancora attraverso un ponte alla piastra principale. Affinché la passeggiata non venga interrotta in nessun modo, l’aggancio della piattaforma alla costa prevede le stesse dimensioni del percorso pedonale sulla terraferma.
Pur adattandosi longitudinalmente alla linea frastagliata della riva, la piattaforma se ne separa attraverso un’intercapedine di circa due metri, che sottolinea la distinzione tra i due componenti. Piattaforma e costa naturale, infatti, sono trattati e sono sentiti nel progetto, come elementi distinti, con una diversa natura; elementi che nondimeno comunicano tra loro.
Nei tratti liberi della riva sono disposte rampe e piccole costruzioni perpendicolari all’acqua (la cui scelta della destinazione è procrastinata al comune, a seconda delle sue esigenze), incernierate sulla piattaforma, che attuano una sutura tra piastra e terraferma, adattandosi completamente alla preesistenza e con l’intenzione di essere elementi di allacciamento che ricreano nuovi percorsi e nuove relazioni. Dalla trama viaria, che è sopraelevata rispetto al lago di circa 3 metri, è possibile accedere attraverso questi “filtri” alla nuova costa.

disegno grafico a colori della Piattaforma del progetto del Concorso Internazionale indetto dal Comune di Paradiso (Svizzera) classificato secondo.

La promenade si conclude con un nuovo ormeggio, completamente galleggiante, che si apre visivamente su Melide. Esso è stato studiato per soddisfare tutte le esigenze turistiche di Paradiso ed è stato progettato ex novo, in quanto quello preesistente, pur non avendo cambiato destinazione, ha assunto una connotazione privata, rivolta prevalentemente agli abitanti residenti.
Il collegamento tra gli elementi della piattaforma e l’ormeggio è stato ottenuto tramite ponti. Per accentuare la loro valenza di fondamentale punto di contatto tra diversi elementi, il materiale con cui sono stati ideati è l’acciaio korten. Esso presenta il vantaggio di avere un basso costo (rispetto ad altri tipi di acciaio) e di non necessitare di una periodica manutenzione.

disegno grafico a colori del Ponte progettato per il Concorso Internazionale indetto dal Comune di Paradiso (Svizzera) classificato al secondo posto.

Con il tempo, l’azione degli agenti atmosferici andrà ad ossidare l’acciaio, che tenderà ad assumere una tonalità tra il violaceo e il castano, accordandosi, in questo modo, ai colori caldi della pavimentazione in legno.
L’arredo urbano dell’intera piattaforma è studiato per promuovere attività a carattere culturale e turistico del comune.
Sono stati previsti spazi liberi che possono essere fruiti in modo diversificato, come per esempio l’area dotata di una palificazione alta 12 metri con interasse 4 metri che definisce uno spazio per eventuali esposizioni artistiche.
In conformità alla finalità del bando, quella cioè di realizzare un piano particolareggiato, il progetto Nature made abstraction, non si preoccupa di definire a livello progettuale tutti gli edifici della piattaforma, ma è particolarmente attento a caratterizzare ogni area, a dare delle indicazioni di massima che lascino una certa libertà, pur definendo a priori le costruzioni future. La variazione stessa della superficie della piattaforma-bagnasciuga, accentua la volontà degli architetti di inserire nel contesto soltanto quegli elementi che possano convivere con i cambiamenti del livello delle acque lacustri.
Il progetto è semplice, ma è anche innovativo proprio per questa sua semplicità.
Non punta alla creazione e allo studio architettonico di edifici imponenti, né interferisce con l’ambiente in cui si situa.
Vuole porsi come un intervento equilibrato, una riqualificazione discreta della riva di Paradiso.

disegno grafico a colori di Ormeggi del progetto del progetto del Concorso Internazionale indetto dal Comune di Paradiso (Svizzera) classificato secondo.

autore: Adele Musto
pubblicato il : 21-6-2001
miniatura del disegno grafico a colori delle Palafitte del progetto del Concorso Internazionale indetto dal Comune di Paradiso (Svizzera) classificato secondo. Nell’agosto del 1999 il comune di Paradiso (Svizzera) ha indetto un concorso internazionale per lo studio di un progetto, mirato a potenziare le esigenze turistiche, di aggregazione sociale e di intrattenimento del comune, integrandole al tessuto urbano preesistente. Il concorso prevedeva la riqualificazione della passeggiata sul lungolago con la possibilità di inserire, eventualmente, altri servizi ai cittadini con lo scopo di incentivare lo sviluppo turistico.



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