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pagina stampata il 26-11-2010 [www.buildlab.com]

Approccio analitico dell’intervento e dell’area di progetto

Cave di scambio

autore: Andrea Bartoloni, Filippo Forzato e Mattia Ghinelli [email: frzt@libero.it]
pubblicato il : 22-10-2002
"…la dimensione sotterranea non è vista come una cantina, ma come un aspetto completo dell'architettura…la spazialità può svilupparsi liberamente in ogni direzione…l'unico punto di riferimento rispetto lo spazio esterno è il cosiddetto piano normale, il livello zero…." Hans Hollein

"…la dimensione sotterranea non è vista come una cantina, ma come un aspetto completo dell'architettura…la spazialità può svilupparsi liberamente in ogni direzione…l'unico punto di riferimento rispetto lo spazio esterno è il cosiddetto piano normale, il livello zero…."
Hans Hollein

composizione di fotografie in bianco e nero della parete a strapiombo delle cave di Marco Vito a Lecce - area di progetto (fonte: Bartoloni Andrea, Forzato Filippo e Ghinelli Mattia)

Il progetto si propone di "ricucire" e riqualificare le due parti della città di Lecce "fratturate" dalla ferrovia. L'osservazione planimetrica dell'area di progetto, proposta dall'amministrazione comunale, ci ha suggerito di considerare gli spazi delle cave di Marco Vito come dei possibili snodi tra assi predefiniti.
Abbiamo ipotizzato un sistema di assi e cerniere che inizia dal viale della stazione e raggiunge la zona sud fino all'area periferica del poligono di tiro.
L'intervento progettuale si è soffermato nella definizione architettonica dei due assi tangenti alla cava più piccola; scegliendo di riqualificare le zone circostanti con nuovi servizi e percorsi viabilistici, in un contesto ambientale delicato.

Plastico di progetto: livello piano coperture, livello piano interrato

Il primo asse, interrandosi, taglia la ferrovia e si trasforma in un nuovo sottopassaggio d'accesso ai binari. Si riorganizzano le funzioni della stazione. Sono ridisegnati i sistemi di risalita, collocate nuove attività commerciali, viene data forma architettonica alle fonti d'illuminazione naturale.
Il secondo asse inizia dalla cava più piccola e riemerge con la stessa strategia architettonica con cui il primo si interra. Si crea un percorso rettilineo sotterraneo lungo la lingua di roccia che separa le due cave più grandi. Numerosi volumi emergono dalla superficie come lucernari o si aggettano come mensole sulle cave. All'interno sono collocate aree di ristoro, negozi, sale espositive, laboratori d'artigianato, ecc., ma la principale funzione è di permettere la discesa nelle cave.

L'area commerciale con i parcheggi incavati nel plateau di pietra leccese a ridosso della parete a strapiombo

Le due cave più grandi rappresentano testimonianze suggestive e abbandonate che evocano memorie quasi dimenticate. Esse sono verranno recuperate come patrimonio paesaggistico, saranno attrezzate a parco urbano senza (privarle) essere private del carattere di "luogo maledetto".
La cava più piccola assolve la funzione di snodo per i due assi che si innestano. Il primo come un grande antro ricavato per intrusione, il secondo come un volume estruso.
Il collegamento tra loro avviene attraverso una sorta di cunicolo scavato nella roccia che segue e perfora arbitrariamente il margine della cava stessa. Scale, rampe, ascensori dalle forme sinuose ed irregolari rilevano la caratteristica di questo intervento. Una "forma viva" con la funzione limitata di collegamento tra i due assi a "contemplazione" di un fondo disegnato da filari d'agrumi.

Il volume estruso aggettante sulla cava centrale più piccola. Sulla destra i capannoni dimessi riconvertiti a sala conferenze con accanto, parallelamente, la nuova stazione d'autolinee e la grande pensilina a sbalzo

Alcuni capannoni ritenuti testimonianze di archeologia industriale sono recuperati per sale conferenze e nelle loro adiacenze è organizzata una stazione di autolinee.
Tra la cava più grande e la ferrovia, lo scavo di un'orma nel plateau di pietra leccese è il pretesto per realizzare uno spazio per attività commerciali, collegato alla stazione ferroviaria e a tutti i nuovi interventi architettonici. La composizione è il risultato di un ribaltamento simmetrico di una figura, per lo più astratta, il cui asse è parallelo alla nuova strada di collegamento. Lo scavo che accoglie i parcheggi a raso lascia immutato lo skyline dalla parete rocciosa. L'organizzazione dello spazio interno consente completa libertà alla disposizione e all'arredamento dei negozi. Nicchie incavate sulle pareti in pietra leccese viva accolgono i corpi servizi, gli uffici e le rampe d'emergenza, ecc. I larghi ma bassi volumi delle coperture, a strutture prefabbricate rivestite con lastre di pietra leccese, diventano elementi di riconoscimento. L'illuminazione a sched e a lucernari (questi ultimi segnano il limite a ridosso della ferrovia) evita qualsiasi bucatura orizzontale dei volumi per creare un effetto scultoreo."…in this project the subterranean elements were never seen as cellars, but as integral aspect of architecture...space can be freely developed in all directions...the only point of reference to the exterior is the so-called normal plane, the zero line with the exterior space…"

Hans Hollein

Ingresso dell’asse interrato dal viale antistante la stazione ferroviariaIngresso dell’asse interrato dalla periferia della città con i volumi emergenti e gli agetti (negozi, spazi espositivi, aree di ristoro, ecc.) sulle cave laterali

The project aims to "rejoin" and to revalue the two parts of the city of Lecce fractured by the railway. Observation of the area of the project, proposed by the town administration, has led us to consider the spaces of the caves of Marco Vito as of the possible junctions between the predetermined axes. We have hypothesized a system of axes and zippers that starts from the avenue of the station and reaches the southern zone up to the peripheral area of the shooting polygon. The project is detained in the architectural definition of the two tangent axes to the smaller cave; choosing to revalue the surrounding zones with new services and routes, within a delicate environmental context.

Approccio analitico dell’intervento e dell’area di progetto

The first axis, buried underground, cutting across the railway turns into a new underpass to give access to the platforms. The functions of the station are reorganized. The lift systems are redrawn, new commercial activities placed, architectural form given to the sources of natural illumination. The second axis starts from the smaller cave and resurfaces with the same architectural strategy with which the first one is buried. A rectilinear run is created underground along the line of rock separating the two largest caves. Several volumes emerge from the surface as skylights or as shelves that overhang the caves. Inside, areas of comfort are placed, together with shops, exhibition areas, laboratories of craftsmanship, etc., but the principal function is to allow descent into the caves.

Plastico di studio degli agetti su una delle cave

The two largest caves, recovered as landscape heritage, will become an urban park without depriving them of their character of "cursed places ", suggestive and abandoned testimonies that evoke memories almost forgotten.
The smallest cave has the function of junction where one axis is grafted on to the other. The first as a great cavern extracted by intrusion, the second as an extruded volume. The connection among them happens through a sort of burrow dug in the rock that follows and arbitrarily pierces the border of the cave itself. Staircases, ramps, elevators of sinuous and irregular forms bring out the characteristic of this intervention. An "alive form" with the limited function of connection between the two axes in contemplation of a background drawn by rows of citrus fruit trees.

Plastico di studio della composizione geometrica per lo scavo sul plateau di pietra leccese

Some sheds believed testimonies of industrial archaeology are recovered for conference rooms and in their close surroundings a bus station is organized.
Between the larger cave and the railway, the hollow of a track in the plateau of Lecce-stone it is the pretext to realize a space for commercial activities, connected to the railway station, and to all the new architectural interventions. The composition is the result of a symmetrical turnover of a figure, for the most part abstract, whose axis is parallel to the new connecting road. The hollow that welcomes the flat parking lot leaves the skyline unchanged by the rocky wall. The organization of the inner space leaves complete freedom to the arrangement and the furnishing of the shops. Hollow niches on the walls, in raw Lecce-stone, welcome the services, the offices and the emergency ramps, etc. The broad but low volumes of the covers, prefabricated structures covered with plates of Lecce-stone, become elements of recognition. The illumination of "sheds" and skylights (the latter marking the limit behind the railway) avoids any horizontal holes in the volumes creating a sculptural effect.Titolo del workshop progettuale:
Villard2 - seminario itinerante di progettazione architettonica ed urbana

Tavole di progetto: livello piano coperture, livello piano interrato

Anno:
2000-2001

Facoltà d'architettura promotrici:
Uni. Chieti G. D'Annunzio (Pescara) – I.U.A.V. (Venezia) – Politecnico di Torino (Torino) – Uni. Genova (Genova) – Uni. Camerino (Ascoli Piceno) – Uni. Roma 3 (Roma) – Uni. Federico II (Napoli) – Uni. Palermo (Palermo)

Gruppo di progettazione:
Forzato Filippo – Bartoloni Andrea – Ghinelli Mattia

Note:
Villard2 è in Italia l'unico workshop itinerante di progettazione che si svolge in 8 diverse facoltà d'architettura: Venezia, Torino, Genova, Roma3, Ascoli, Pescara, Napoli e Palermo, da ottobre 2000 a luglio 2001.
Al seminario sono stati selezionati 10 studenti per ogni facoltà in base al loro curriculum e portfolio.
Durante l'anno sono stati seguiti da tutori e coordinatori che s'incontravano di città in città, partecipando alle diverse manifestazioni previste e lavorando al tema di progetto che costituiva l'asse dell'esperienza di ognuno.
Il programma prevedeva visite culturali delle città, incontri e revisioni mensili con architetti quali M. Fuksas, F. Cellini, F. Venezia, G. Murcutt, artisti scrittori, sociologi, intellettuali vari, dedicati sia al tema progettuale che alle questioni più importanti dell'attuale dibattito architettonico e sociale.
Il seminario, strutturato in modo innovativo ed unico in Italia, partiva dall'idea di mettere in contatto, attraverso un viaggio in Italia, la cultura universitaria italiana in campo architettonico, facendo reagire tra loro esperienze e conoscenze diverse, che riguardano la progettazione, la storia, l'urbanistica e hanno come sfondo i cambiamenti in atto nella città, nel territorio e nella cultura del nostro paese. Una sorta di scuola virtuale con l'obiettivo di sviluppare sia discussioni sia progetti, nell'arco di un anno accademico.
Il seminario ha trovato conclusione a Lecce, ove è stato messo a punto e presentato, dai diversi gruppi, un progetto di riqualificazione urbana proposto dall'amministrazione della città, anticipato all'inizio e approfondito di tappa in tappa.
Gli elaborati sono stati esposti in mostra presso il Palazzo del Seminario in Piazza Duomo a Lecce, nonché in altre esposizioni organizzate dalle singole facoltà. Villard è dunque un seminario annuale giunto attualmente è alla terza edizione, Villard3.

Coordinamento nazionale:
Alberto Ferlenga

Ideazione:
Villardpescara - Ordine degli architetti della provincia di Lecce

Comitato promotore a Lecce
Adriana Poli Bortone, Oronzo Limone, Raffaele Sirica, Enrico Ampolo, Aldo Aymonino, Mosè Ricci

Responsabili scientifici:
Aldo Aymonino PESCARA, Stefano Boeri GENOVA, Pippo Ciorra ASCOLI PICENO, Alberto Ferlenga NAPOLI, Maurizio Gargano ROMA, Marcello Panzarella PALERMO, Sergio Polano VENEZIA, Carlo Quintelli TORINO, Mosè Ricci PESCARA, Adriana Sarro PALERMO, Marida Talamona ROMA

Organizzazione generale:
Marco D'Annuntis, Fernanda De Maio, Massimo Faiferri

Comunicazione nazionale:
Sergio Polano con Paola Brichese e servizio comunicazione IUAV

Coordinamento locale:
PESCARA Maria Cicchetti; VENEZIA Fernanda De Maio e Massimo Faiferri; TORINO Francesca Filippi; GENOVA Gianandrea Barreca; ASCOLI PICENO Marco D'Annuntis e Gabriele Mastrigli; ROMA Donata Tchou; NAPOLI Lilia Pagano; PALERMO Gero Marzullo

Patrocinio:
Città di Lecce - Consiglio Nazionale degli Architetti - Università degli studi di Lecce " progetto orientamento " - Ordine degli Architetti della provincia di Lecce – Casabella – Duel

COLLEGAMENTI
miniatura del logo a colori del sito ufficiale del workshop – concorso 'vivere venezia', gestito dallo IUAV (fonte: http://web.iuav.it/iuav/News/Gli-eventi/Agosto-200/Vivere-Ven/VivereVene1/) workshop – concorso 'vivere venezia'
indirizzo web: http://web.iuav.it/iuav/News/Gli-eventi/Agosto-200/Vivere-Ven/VivereVene1/
sito ufficiale del workshop – concorso "vivere venezia", gestito dallo IUAV.
miniatura del logo a colori del sito web della Domos (fonte: http://www.edidomus.it/Domus/avvio.cfm) VivereVenezia: 14 progetti per migliorare la città
indirizzo web: http://www.edidomus.it/Domus/latest/singola_news.cfm?CodNews=15628&Tipo=1
Breve recensione di alcuni lavori, all'interno delle pagine della rivista Domus.
Villarders
indirizzo web: http://www.b-e-t-a.net/~channelb/speciale/001villard/villarders.html
Così vengono chiamati i partecipanti...
Pagina web dedicata all'organizzazione ed elenco dei partecipanti, sul sito www.b-e-t-a.net
Città di Lecce
indirizzo web: http://www.comune.lecce.it/internet/index.asp
Sito ufficiale della città di Lecce
Villard.it
indirizzo web: http://www.villard.it/
Sito ufficiale del Villard.it
Programma Lecce Villard2
indirizzo web: http://www.le.archiworld.it/pagine/villard.htm
Programma degli eventi a Lecce in occasione di Villard2
Programma Roma Villard2
indirizzo web: http://www.architettiroma.it/dettagli.asp?id=589
Programma degli eventi a Roma in occasione di Villard2
Programma Pescara Villard2
indirizzo web: http://www.unich.it/dau/villard.htm
Programma degli eventi a Pescara in occasione di Villard2
Comunicazione su Villard4
indirizzo web: http://web.iuav.it/iuav/Didattica/facolt--di2/Villard-4/villard.doc_cvt.htm
Comunicazione IUAV su Villard4

LIBRI
Opera completa sulla storia della città, l'architettura e l'urbanistica
M. Fagiolo e V. Cazzato
Lecce (Roma)
Cave: piano e progetto
E. Martorio e L. F. Zimbelli
Milano (1986)
Progettazione nelle cave
La cave: luci, forme, colori
M. De Biasi
Bergamo (1992)
Progettazione nelle cave.

RIVISTE
Villard2
su Bollettino del consiglio dell’ordine degli architetti della provincia di Lecce n° 60 giugno 2001

Bollettino dedicato all'evento Villard2 a Lecce e alle conferenze tenute Francesco Venezia, Glenn Murcutt, Zaha Hadid per l'occasione Architetti Lecce

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