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pagina stampata il 26-11-2010 [www.buildlab.com]

miniatura di una composizione grafica di 'Abitare il Tempo 2002' (fonte: http://web.veronafiere.it/Fiera/AbitareIlTempo2000/)

Abitare il Tempo 2002: i risultati

autore: buildlab.com
pubblicato il : 26-11-2002
Il numero di operatori qualificati che sono affluiti all'edizione 2002 di Abitare il Tempo e la variegata qualità delle proposte offerte sottolineano l'espansione commerciale e culturale di una Fiera il cui profilo diventa sempre più ineguagliabile nel panorama dell'arredamento d'interni.

La proposta emersa ad Abitare il Tempo 2002


L'arredo classico

Desiderio di pace, calma, rigore, ovvero il mobile di tradizione, uno dei pochi must dell'arredamento che resiste anche in tempi di crisi e di incertezza. Così da un lato l'estetica classica si propone come un rassicurante rifugio fatto di forme semplici e raffinate. Dall'altro appare come ricerca di particolari d'effetto, quali visioni del passato rese moderne dall'abilità artigiana del presente, senza dimenticare un tocco di romanticismo conferito dai materiali e dagli accessori. Anche la pelle diventa un leit-motiv per il rivestimento di poltrone e divani morbidi e rassicuranti come abbracci, ed è morbida e leggera come un tessuto.

L'arredo contemporaneo

Ritmi diversi, luoghi e spazi recuperati: la casa diventa sempre più sinonimo di oasi metropolitana per la ricerca di un'esistenza più umana e naturale. Il ritorno dell'uomo contemporaneo alla natura, a quegli spazi in cui sia possibile vivere contemplando la bellezza, suggerisce interessanti idee: legni preziosi nei più svariati accostamenti, materiali ricercati, angoli smussati, linee decisamente addolcite. La voglia di recuperare una dimensione più libera dal rigore formale si afferma, a sua volta, attraverso i criteri di comodità e funzionalità: il nuovo "plus" del design è decostruire.

L'arredo fusion

Immagini e sensazioni un tempo considerate esotiche oggi sono diventate familiari. La cultura multietnica è una realtà che influenza ogni settore del vivere quotidiano, assumendo spesso un aspetto di normalità. Musiche, cibi, massaggi, attività culturali: una girandola di proposte permettono di viaggiare restando sempre fedeli a se stessi. I colori sono i principali interpreti di questi viaggi mentali che accorciano le distanze tra continenti diversi. I colori si accendono (bruni della terra, gialli, rossi, blu), il look animalier rivive in versione ultramoderna. L'african mood, la tendenza del momento nella moda, arricchisce di spunti la creatività nel campo dei tessuti, dell'oggettistica e dei complementi d'arredo.

Cucina e bagno

Quale dei due ambienti sta diventando il più importante della casa? "Entrambi" si dovrebbe dire, guardando all'attenzione che designer e aziende stanno a loro dedicando. Se la cucina diventa il luogo deputato della socialità, e non solo familiare, il bagno, incitato dall'estendersi della cultura del benessere, tende a inglobare anche le funzioni e le tecniche del fitness professionale. Entrambi si specializzano attraverso l'uso di materiali che sono frutto della ricerca avanzata; entrambi si arricchiscono di quei componenti estetici e funzionali che estendono la loro specifica funzione arredativa a favore di altri e più tradizionali ambienti come il soggiorno o la camera. In fondo, nei mobili da cucina mancano solo i divani e negli arredi per il bagno manca solo il letto!

Il tessuto, i tendaggi

Velluti sempre più preziosi e lavorati, arricchiti da elementi floreali che d'altronde appaiono in ogni tipo di tessuto; di gran moda sono i jaquard, mentre la ricerca punta su nuovi materiali pur senza dimenticare le mille possibilità di lavorazione offerte dalle fibre naturali come il cocco.

Le aziende confermano dunque la propensione del consumatore per beni di consumo sicuri dal punto di vista dello stile e della qualità dei materiali. L'attenzione degli arredatori è comunque sempre più rivolta alle tendenze "best seller" dell'anno tratte direttamente dalle sfilate di moda, dove si è visto un largo impiego di pelle e pellicce in tutte le loro straordinarie lavorazioni.

L'altra "metà" di Abitare il Tempo sono le Mostre Culturali ed i Laboratori, patrimonio ineguagliabile di ricognizioni sullo stato dell'arte del progetto, del prodotto e capaci di coinvolgere decine di designers, architetti ed opinion leader di fama internazionale. Il ponte che unisce la ricerca alla produzione è costituito dai Laboratori Metaprogettuali e trova quest'anno la sua edificazione attraverso quattro significativi progetti.

Autori


ABITARE IL XXI SECOLO

a cura di Carlo Amadori, Vanni Pasca e Luca Scacchetti
Vanni Pasca e Luca Scacchetti si sono posti alcuni interrogativi sul rapporto che lega un'azienda a un progettista, si sono chiesti se la ricerca produttiva sia funzionale al progetto e se il progetto esalti il modo di produrre di un'azienda. Per rispondere a queste domande hanno ideato un laboratorio che non si limita ad essere un'analisi del già fatto ma mira anche a cogliere il pensiero progettuale che "precede o sta tra le quinte e che solo in modo parziale ed incompleto si traduce in prodotti". Hanno perciò affidato a coppie formate da un architetto e da una o più aziende il compito di concepire il progetto di un frammento o di un'abitazione completa, privilegiando tipologie distributive, spazi e funzioni in relazione a quanto ritengono opportuno per rappresentare al meglio il loro binomio idea-prodotto. E i differenti frammenti di case hanno dato vita ad una realtà abitativa caleidoscopica e attuale.

Questi gli autori e le mostre realizzate nel laboratorio Abitare il XXI Secolo:

UNA CASA DENTRO LA CASA

a cura di Massimo Morozzi, con Edra, PnP, 3M Italia;

LA CASA DI GULLIVER

a cura di Alessandro e Francesco Mendini – Atelier Mendini, con Abet Laminati, Alessi, B&B Italia, Barrisol, Bisazza, Forbo Linoleum, Memphis, Mooi, Technogel Italia, Venini, Vitra Design Museum, Fondation Cartier pour l'Art Contemporain;

ETTORE SOTTSASS - 9 MOBILI

a cura di Ettore Sottsass, con OAK Design;

PASSION HOME

a cura di Denis Santachiara, con Bonaldo, Bulthaup, Erreti, Elmarfloetotto, Memphis, Modular, Serralunga, Stelton;

E-R-S ENERGETIC-RECOVERY-SYSTEM

a cura di Mike Meiré, con Dornbracht;

BIO-TECH-HOUSE

a cura di Studio Bertero Panto – Fabrizio Bertero e Andrea Panto, con Flos, Maryflor, Osram, Pilkington, Sony, Telmotor e Zanotta;

HOUSE & HOME

a cura di Droog Design, con il contributo di Mondriaan Foundation, Amsterdam.

A CASA DI GIULIETTA

a cura di Giulio Cappellini.
Un evento unico nel suo genere e di grandissima eco internazionale, nato grazie ad un accordo tra Abitare il Tempo e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Verona che per tre anni successivi concederà la storica dimora di Giulietta, nel cuore di Verona, per un insolito e coraggioso progetto di arredamento, che produrrà nel tempo concesso tre diverse esperienze progettuali ognuna con una propria cifra stilistica. L'iniziativa proseguirà fino al 19 ottobre. Per l'edizione 2002, Abitare il Tempo ha invitato "A casa di Giulietta" Giulio Cappellini, il quale ha scelto di non dare un'interpretazione storica, bensì una visione assolutamente contemporanea ed iperrealista. Pur nel rispetto della storia e della memoria, ha ricostruito la casa come se i suoi abitanti fossero ancora vivi e la abitassero. Aggirandosi per le stanze, si ha l'impressione di entrare nella "vita" dei due giovani amanti. Un sottile filo rosso collega l'arredo delle differenti camere: il colore, la gioia di vivere, ancora una volta simbolo di amore eterno.

EASY-LIVING IN OPEN SPACE

a cura di Piero Pinto e Beppe Modenese.
Hanno affrontato il tema dei grandi volumi aperti e liberi, della casa dove i confini tra esterno e interno si confondono, in uno spazio unico, avvolto e attraversato dal verde, dai giardini, dalla Natura. Un ideale di vita "senza barriere", dove non sono i muri a dare ricettività agli ambienti, ma lo spazio, la luce e la continuità di punti vuoti. Una mostra come una passeggiata nella Natura lungo la quale si articolano gli spazi dove ogni architetto è chiamato ad interpretare questo nuovo modo di vivere e di pensare, in relazione e nel rispetto dell'ambiente naturale. Gli autori invitati sono stati Giorgio Armani, Michele Bönan, Anna Manuela ed Elena Brusa Pasqué con Teresa Sapey, Massimo Casali, Piero Castellini, Luca Scacchetti e Luca Stoppini.

IL FUOCO & L'ACQUA

Cucine e bagni, nuovi protagonisti degli spazi domestici
a cura di Carlo Amadori e Vincenzo Pavan.
Sul tema del fuoco e dell'acqua è incentrata la mostra frutto della sinergia di Abitare il Tempo e Marmomacc per realizzare una nuova esperienza di collaborazione tra architetti di livello internazionale e aziende leader dei settori dei materiali lapidei, dell'arredo della casa e dei complementi per bagni e cucine. Composta di ambienti e oggetti "a reazione sensoriale", realizzati con materiali "antichi" come pietra, marmi, legno e moderni come acciaio, vetro, plastica, la mostra si è sviluppata attraverso l'integrazione tra luoghi e oggetti reali e rappresentazione virtuale e digitale di immagini in movimento di fuoco e acqua. Questi gli architetti invitati: Giulio Cappellini, Aldo Cibic, Elvilino Zangrandi, Ludovica e Roberto Palomba, Claudio Silvestrin, Studio d'Architettura Simone Micheli, Giovanna Talocci, Giancarlo Vegni.

Diversamente dai Laboratori, le Mostre di Sperimentazione e Ricerca hanno offerto anche stavolta idee, progetti e riletture assolutamente inedite mediante la realizzazione di prototipi originali. Ecco le tematiche, ognuna rivolta a particolari aree geografiche, italiane ed estere o a materiali specifici.

IL MOBILE FUTURISTA

a cura di Giuseppe Albanese, con il contributo di C.C.I.A.A. di Verona.
La mostra ha presentato la ricostruzione, da parte di aziende del mobile del distretto veronese, di oggetti (mobili, sedie, lampade, etc.) mai realizzati prima d'ora o oggetti realizzati e di cui restano come testimonianza solo delle immagini in bianco e nero tratte dalle riviste del periodo. Tutti i progetti erano di alcuni dei principali protagonisti del Futurismo: Giacomo Balla, Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Gerardo Dottori, Pippo Rizzo ed altri.

VARIAZIONI SUL TEMA

La ricerca di una continuità tra tradizione e modernità
a cura di Luca Scacchetti, con il contributo di Consorzio del Mobile d'Arte di Bassano/Apindustria Vicenza.
La mostra ha testimoniato le capacità produttive esistenti e la tradizione stilistica classica che caratterizza l'area circondariale di Bassano, proponendo le riletture in chiave contemporanea dei pezzi più rappresentativi di otto tra le più prestigiose aziende del Consorzio del Mobile d'Arte di Bassano.

REINTERPRETARE LA TRADIZIONE

a cura di Toshiyuki Kita, con il contributo di Arita Ceramic e Sharp Corporation.
La mostra ha rivolto uno sguardo alla millenaria tradizione giapponese, attraverso la presentazione di oggetti moderni e inediti realizzati nei materiali tipici della cultura nipponica, quali la carta, usata per la produzione di corpi illuminanti, la lacca e la ceramica, in particolare quella tipica di Arita dove si producono pregiati manufatti, famosi anche in Europa fin dal sedicesimo secolo.

INDUSTRIOUS DESIGNERS 2002

Giovani designer israeliani
a cura di Nirith Nelson, Vanni Pasca e Ely Rozenberg, con il contributo dell'Ufficio Culturale dell'Ambasciata d'Israele in Italia.
Quest'anno "INDUSTRIOUS DESIGNERS" è tornata con lo spirito con cui il pubblico ha scoperto il design israeliano un anno fa, quando Abitare il Tempo ha ospitato la prima mostra collettiva di design israeliano all'estero. Design ironico e spiritoso, che applica tecnologie industriali, che ha un approccio coraggioso e sperimentale in una realtà in cui esistono poche industrie del mobile o di prodotti di consumo; così, coloro che vogliono esprimere la loro esplosiva creatività (in un paese in cui non ci sono vincoli di antiche tradizioni figurative) sono costretti ad industriarsi.

LA CASA DEL MAGO

Percorso tra le luci di Enzo Catellani
a cura di Enzo Catellani.
In un lungo tunnel, una serie di idee luminose nate da un'istintiva e improvvisa attrazione da parte di Enzo Catellani nei confronti della luce e della sua immateriale magia. Prototipi di idee nati in totale libertà nel luogo, il laboratorio (casa del mago), dove l'unico committente coincide con se stesso.

HANS SANDGREN JAKOBSEN e KASPER SALTO

La continuità della tradizione danese
con il coordinamento di David Contini.
La mostra ha testimoniato il senso di continuità e di rispetto nei confronti della grande tradizione danese da parte di due tra i più affermati e rappresentativi giovani architetti di questa importante scuola: Hans Sandgren Jakobsen e Kasper Salto.

ETTORE SOTTSASS PIU' CLETO MUNARI "LA SEDUZIONE"

a cura di Elvilino Zangrandi.
"Trenta gioielli disegnati appositamente per questa mostra". La mostra, che ha voluto essere una semplice cornice alla creatività di un grande architetto, è nata dalla volontà di Cleto Munari, che è riuscito ad ottenere da Sottsass dei prodotti veramente originali ed esclusive, frutto di un lungo "feeling".

TIME FOR CONJUNCTION – And

a cura di Fabio Novembre.
La mostra ha ospitato l'innovativo prototipo di Fabio Novembre: AND, un concetto spaziale, un volume che fende l'aria creando turbolenze emotive a chi viene risucchiato nella sua spirale.

L'ISOLA DI MURANO

a cura di Elvilino Zangrandi.
Una mostra come vero e proprio laboratorio di arte e mestiere. Per la prima volta fuori dall'isola che da secoli è culla d'eccellenza della lavorazione del vetro, gli abili artigiani muranesi, corredati di forni e muffole, hanno soffiato il vetro prendendo spunto dai disegni elaborati da importanti designer espressamente invitati da Abitare il Tempo. Con questa iniziativa, ABITARE IL TEMPO 2002 ha voluto ribadire l'attenzione che da sempre rivolge all'alto artigianato, la cui "sapienza del fare" è conosciuta in tutto il mondo, e riconfermare la propria sensibilità nei confronti del lavoro che le imprese muranesi svolgono da secoli.A partire da questa edizione, Abitare il Tempo ha deciso di dar vita a un premio annuale di design che porti lo stesso nome della manifestazione. Un premio in grado di esprimere due concetti fondamentali presenti nel titolo stesso della fiera: l'abitare come attività specifica dell'uomo, nel duplice senso di abitare il mondo e di abitare gli spazi domestici, e il tempo, poiché l'abitare si situa sempre, necessariamente, tra tradizioni e prospettive future. Di anno in anno saranno premiati personalità o enti che abbiano contribuito, ciascuno con la propria attività e ciascuno nel proprio campo, allo sviluppo del design come attività etica ed estetica, elaborazione progettuale tesa ad elevare la qualità dell'abitare il nostro tempo.

Per questa prima edizione, il Comitato di Indirizzo Tecnico Culturale e il Comitato di Coordinamento di Abitare il Tempo hanno deciso all'unanimità di assegnare il premio 2002 ad ETTORE SOTTSASS, perché si ritiene che l'architetto Sottsass, con i suoi progetti ma più in generale con il suo modo di praticare l'attività del progettista senza mai scinderla da un'idea della vita e del vivere, in definitiva con le sue scelte etico-estetiche, costituisca un'indicazione precisa dei valori a cui il premio vuol fare riferimento.

Dati e tendenze


Il numero di operatori qualificati che sono affluiti all'edizione 2002 di Abitare il Tempo (a Verona dal 19 al 23 settembre 2002 – XVII edizione) e la variegata qualità delle proposte offerte sottolineano l'espansione commerciale e culturale di una Fiera il cui profilo diventa sempre più ineguagliabile nel panorama dell'arredamento d'interni. Il pubblico dei visitatori è infatti ulteriormente salito a 50.727, totalizzando un +5,8% rispetto allo scorso anno. E in questa cifra complessiva, sottoposta a certificazione FKM, sono compresi ben 5.652 operatori esteri. A questi dati si aggiungono 462 esponenti della stampa internazionale, di cui 97 rappresentanti di testate estere. A sua volta, la qualità dell'offerta garantita dalla presenza di 602 espositori selezionati, di cui 113 esteri, si è rivelata un fattore determinante - insieme al programma delle numerose mostre culturali - per orientare le scelte per gli operatori in funzione di un'architettura di interni che, secondo le tendenze emergenti, si avvale di un'estetica che spazia dal classico al moderno e al contemporaneo, accomunando materiali e arredi anche eclettici, ma sempre sobri, eleganti, raffinati, durevoli nel tempo. Proprio quel repertorio di prodotti che solo Abitare il Tempo è in grado di riunire in un'unica rassegna!


AZIENDE
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